Aggiornamento 26 settembre 2016: l’agenzia cinese Xinhua ha annunciato che nella giornata di domenica 25 settembre il radiotelescopio Fast è entrato in funzione.
Dopo cinque anni di costruzione, il più grande radiotelescopio del mondo è pronto a scrutare il cielo. Si chiama Fast (Five-hundred-meter Aperture Spherical radio Telescope), è composto da 4450 pannelli riflettenti e vanta una dimensione pari a 30 campi da calcio. La sua costruzione non è durata molto: l’installazione dei riflettori è iniziata nell’agosto 2015 e in 11 mesi sono stati montati su una struttura parabolica 4273 segmenti triangolari e altri 177 di forma speciale. Comparato con l’Arecibo, ormai divenuto il secondo radiotelescopio più grande del mondo con i suoi 300 metri di diametro, il Fast è largo 500 metri e, oltre ad avere un’apertura maggiore, è anche molto più preciso e può osservare una fetta maggiore della volta celeste. “Quando diventerà operativo, il mondo sarà suo per almeno 10 o 20 anni” è stato il commento di Yan Jun, direttore generale del telescopio, subito dopo il completamento dell’opera.
“Fast permetterà agli astronomi cinesi di ottenere un gran numero di risultati scientifici, come rilevare l’idrogeno neutro nella Via Lattea oppure osservare le stelle pulsar deboli e ascoltare eventuali segnali da civiltà extraterrestri tecnologicamente avanzate” ha spiegato con orgoglio Nan Rendong, capo scientifico dello strumento. L’idea di costruire il telescopio risale al 1994. Dopo dieci anni di ricerca, gli scienziati cinesi decisero che il sito ideale per ospitare la struttura era a Dawodang, nella provincia di Guizhou, un’area famosa per le montagne schermate naturalmente dalle interferenze radio.
Il progetto fu quindi definitivamente approvato dal governo cinese nel 2007 e completato nel giro di 5 anni e mezzo dopo la partenza ufficiale delle operazioni, perfettamente in linea con le previsioni. Il costo complessivo della struttura è di circa 1.15 miliardi di yuan (180 milioni di dollari). Nei prossimi due mesi il team di scienziati del telescopio eseguirà alcuni test prima di mettere ufficialmente lo strumento al lavoro. L’inizio dell’attività è previsto per il prossimo settembre e i primi dati di osservazione ufficiali saranno praticamente immediati.
