Alzheimer: un cortometraggio per promuovere la ricerca

alzheimer
(foto: Airalzh)

Jack, un settantenne intrappolato nella sua quotidianità, si ritrova ad affrontare una difficile verità, quella di essere affetto dalla malattia di Alzheimer. E si racconta alla moglie, ma la sua è una conversazione a senso unico, perché Claire è morta e lui non se lo ricorda. È questa la toccante trama di Everyday, un cortometraggio diffuso dalla onlus Airalzh, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, del 21 settembre, con lo scopo di sensibilizzare e ribadire l’importanza di sostenere la ricerca scientifica sulla patologia

Everyday

Nato come progetto di tesi della giovane regista italiana Martina Menini, per il programma di regia della University of California di Los Angeles – Extension, Everyday è il risultato di una collaborazione con altri giovani studenti e professionisti internazionali che hanno preso a cuore le tematiche affrontate e che hanno donato il proprio tempo e talento per raccontare l’Alzheimer.

Realizzato a Los Angeles, il cortometraggio si avvale della direzione del doppiaggio e della voce di Carlo Valli, celebre doppiatore italiano che, insieme alla moglie Cristina Giachero, ha accettato con grande generosità di sostenere il progetto permettendone la versione italiana, presentata in anteprima all’Alzheimer Fest di Treviso lo scorso 14 settembre.

I primi sintomi dell’Alzheimer

Se è vero che una cura per l’Alzheimer ancora non c’è, è altrettanto vero che agendo precocemente sui primi sintomi della malattia è possibile rallentare il suo progresso, aumentare l’aspettativa e la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.

“Agire nella fase precoce dello sviluppo della malattia permetterebbe di ritardare il tasso di progressione della malattia del 50%”, spiega Monica Di Luca, professore ordinario di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano, presidente di European Brain Council (EBC) e vice presidente di Airalzh Onlus. “Con una conseguente diminuzione della percentuale di malati negli stadi avanzati della malattia e un costo totale dell’assistenza che scenderebbe da 22.000 a 12.406 euro per malato l’anno, secondo uno studio condotto da European Brain Council”.

Riferimenti: Airalzh

Immagine copertina: Airalzh

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