Non è certo che sia morto in una drammatica lotta per la sopravvivenza con un predatore. Si sa però che il suo corpo fu cibo per carnivori affamati. Questo è quanto emerso dal ritrovamento nel deserto del Sahara, 180 miglia a sud – ovest del Cairo, dei resti fossili di un Paralititano Stromeri, gigantesco dinosauro erbivoro vissuto 94 milioni di anni fa nel Cretaceo del Mesozoico. I risultati della spedizione, condotta da Joshua Smith dell’Università della Pennsylvania, sono stati pubblicati da Science. Per dimensioni, il Paralititano ritrovato è inferiore esclusivamente all’Argentinosaurus, il quale è stimato avesse una massa superiore del sette per cento; entrambi sono classificati come Titanosauri Sauropodi. Con il suo collo lungo, il Paralititano assomigliava ai più conosciuti erbivori Brontosauri, esistiti però decine di milioni di anni prima, eccezion fatta per una sorta di corazza ossea che aveva lungo il dorso. Un vero gigante – doveva pesare fra le 70 e le 75 tonnellate per una lunghezza approssimativa di 100 piedi – che secondo Smith è morto vicinissimo a un canale acquitrinoso, in un territorio che allora doveva essere molto ospitale per la vita e non una distesa desertica come adesso. Fra i resti del dinosauro, è stato trovato un dente di Carcharodontosauro, un dinosauro carnivoro coevo al Paralititano: non è chiaro, quindi, se il primo si sia sfamato con la carne del secondo dopo la sua morte, o se è proprio nel tentativo di liberarsi da questo predatore che il Paralititano sia morto, in una strenua lotta avvenuta milioni di anni fa. (f.d.g.)