È grande quanto un pollo, il nuovo fossile di dinosauro carnivoro scoperto in Cina, nella provincia del Liaoning. Eppure, nonostante le dimensioni, questo scheletro scalza dal trono il celebre Archaeopteryx, incoronato primo uccello della storia e anello di transizione tra rettili e uccelli. Dall’analisi comparata del fossile, infatti, un gruppo di ricerca coordinato da Xing Xu della Linyi University, in Cina, ha dedotto che l’ Archaeopteryx non è un uccello, bensì un piccolo, piumato teropode vissuto nel Giurassico. Su Nature i dettagli dello studio e qualche riflessione sul perché questa scoperta è così sensazionale.
Il nuovo esemplare scoperto in Cina, battezzato Xiaotingia zhengi, ha all’incirca 155 milioni di anni e presenta intorno alle ossa dello scheletro tracce di piume. Possiede numerose caratteristiche in comune con Archaeopteryx, tra cui un artiglio sul secondo dito del piede per cacciare e lunghi, robusti arti superiori per planare. Tuttavia, quando Xing e la sua equipe hanno condotto un’analisi filogenetica comparando le caratteristiche anatomiche del nuovo fossile con quelle dell’Archaeopteryx e di altri esemplari appartenenti al gruppo dei Paraves (che comprende i sottogruppi degli uccelli e di dinosauri strettamente imparentati), hanno dedotto che Xiaotingia non è un uccello, ma un dinosauro piumato. E, data la grande somiglianza, hanno tolto anche l’Archaeopteryx dal sottogruppo degli uccelli, relegandolo a semplice dinosauro con le piume.
La notizia potrebbe non sconvolgere troppo un semplice appassionato, ma è stata un duro colpo per i paleobiologi. L’ Archaeopteryx, infatti, non è mai stato un semplice fossile. Scoperto in Germania nel 1861, appena due anni dopo la pubblicazione de L’Origine delle Specie di Darwin, era la prova lampante dell’esattezza della teoria evoluzionistica. Questo strano animale, metà rettile metà uccello, era perfetto per rappresentare la congiunzione evolutiva tra i due gruppi di animali.
Anche se di certo non mette in discussione la teoria dell’evoluzione, la nuova scoperta pone tuttavia nuove domande sull’origine evolutiva degli uccelli. Fino a oggi, infatti, tutti gli studi a riguardo erano “filtrati” attraverso la lente dell’Archaeopteryx, ma da oggi non c’è più questo salvagente ad aiutare i ricercatori. Insomma, i paleobiologi sono di nuovo punto e a capo.
Riferimento: doi:10.1038/nature10288
Via wired.it