Coltivano funghi, allevano afidi, sono abili architetti e riescono a sollevare fino a tre volte il loro peso, lanciano eserciti in guerra, usano spray chimici per spaventare e confondere i nemici, catturano altri simili e li rendono schiavi. E come se non bastasse, hanno un livello di comunicazione raffinatissimo.
Sono le formiche: tra gli insetti più piccoli del mondo, ma anche tra i più abbondanti in natura con un ruolo ecologico fondamentale. E proprio da questo presupposto sono partiti alcuni ricercatori dell’Università di Hong Kong, che hanno messo a punto (e online gratuitamente) la prima mappa interattiva che mostra la distribuzione nel mondo delle 15.000 specie di formiche attualmente note.
La nuovissima mappa è il frutto di quattro anni di lavoro dell’Università di Hong Kong in collaborazione con l’Istituto di scienza e tecnologia di Okinawa. E mostra Paese per Paese il numero di specie di formiche ospitate, con la possibilità di cercarne ognuna e visualizzare l’areale in cui vive.
E in Italia, quante formiche abbiamo? Piccole o grandi, nere, rosse o arancioni, sono 257 le specie presenti sul nostro territorio, con le isole pontine e l’arcipelago toscano come i luoghi che ne ospitano la maggior concentrazione (25 e 52 specie rispettivamente). Numeri però molto piccoli se confrontati con la regione con più specie di formiche al mondo, lo stato australiano del Queensland, che straccia ogni record con 1.458 specie.
Le formiche sono diffuse quasi in ogni angolo del mondo, mancano infatti solo in Islanda, Groenlandia e in una piccola area del Canada. “Sono anche uno dei gruppi di insetti meglio studiati, quindi un sistema perfetto da cui partire per colmare il gap di conoscenza tra composizione e distribuzione geografica della biodiversità globale” spiega in una nota l’ateneo di Hong Kong.
Ma stando alle stime, questa non sarà la mappa definitiva: oltre alle 15.000 specie note e già mappate, si calcola che ce ne siano altrettante ancora da scoprire.
Riferimenti e credits immagini (Mappa e Formica rufa di Richard Bartz): http://antmaps.org/