Aumenta la fiducia nei confronti degli scienziati e i più seguiti sono Samantha Cristoforetti, Stephen Hawking e Umberto Veronesi. Cresce l’interesse per la ricerca in favore dell’ambiente. La televisione è il mezzo più usato per raccogliere informazioni scientifiche anche se aumenta l’utilizzo di internet. Gli italiani visitano più spesso i musei della scienza e partecipano più frequentemente a eventi e manifestazioni scientifiche. Cresce la domanda di maggiori informazioni sulla ricerca scientifica. Sono queste, e molte altre, le informazioni dettagliate che emergono dal nuovo Annuario Scienza Tecnologia e Società di Observa – Science in Society che verrà presentato il prossimo 19 febbraio alle 17,30 presso il Circolo dei Lettori di Torino.
Si è giunti alla dodicesima edizione. Da oltre un decennio, infatti, il centro di ricerca indipendente vicentino è un punto di riferimento per misurare lo stato del rapporto tra scienza, tecnologia e società italiana. Curato anche quest’anno da Giuseppe Pellegrini e Barbara Saracino, il volume presenta come di consueto una raccolta, in forma sintetica e accessibile anche a un pubblico non specialistico, d’informazioni e dati provenienti dalle più accreditate fonti nazionali e internazionali, utili per comprendere lo stato e le trasformazioni della ricerca e dell’innovazione nella nostra società. L’edizione 2016 dedica un focus privilegiato alla comunicazione pubblica della scienza.
L’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2016, realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo e pubblicato da Il Mulino, propone una prima parte dove vengono esposti e commentati i risultati dell’Osservatorio Scienza e Società sulle evoluzioni del rapporto tra scienza, tecnologia e opinione pubblica in Italia. Emergono così dati interessanti e spunti di riflessione: i social network, ad esempio, si dimostrano un buon veicolo di informazione su scienza e tecnologia. Tra chi frequenta Facebook e YouTube, infatti, solo un terzo non ha mai letto o visto contenuti relativi a scienza e tecnologia. Tra gli istituti di ricerca più seguiti dai cittadini online troviamo il Cern, il Cnr e la Nasa. Come mezzo di informazione, permane tuttavia il primato della televisione, seguita dalla carta stampata. Solo terzi troviamo blog e i siti web.
La seconda parte è dedicata al tema delle politiche della ricerca: percorsi professionali di laureati, dottori di ricerca e ricercatori nelle discipline scientifiche, finanziamenti destinati alla ricerca, dati su pubblicazioni scientifiche e richieste di brevetto. Inoltre molti altri dati tratteggiano l’orientamento dell’opinione pubblica nei confronti della scienza, del cibo e dei consumi alimentari oltre alla presenza di un’ampia raccolta di dati sulla diffusione della tecnologia nella vita quotidiana.
Il volume si conclude, come di consueto, con una cronologia dei principali eventi che hanno segnato i rapporti tra scienza e società nel corso del 2015, i volumi pubblicati sul tema durante l’anno, le fonti da cui sono tratti i dati citati e un glossario dei termini usati. Uno strumento indispensabile, insomma, per conoscere lo stato reale del rapporto tra cultura scientifica e società italiana.