Sono gli utenti deboli della strada, e, insieme a ciclisti e motociclisti, quelli che riportano i danni maggiori in caso di incidenti, ancora troppo spesso fatali. Secondo l’European Transport Safety Council, 51.300 pedoni sono morti sulle strade europee fra il 2010 e il 2018, mentre in Italia, secondo l’“Osservatorio pedoni” dell’Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale (ASAPS), solo nel gennaio 2020 si registrano già 46 vittime. Sono dati allarmanti, che richiedono innanzitutto una maggiore educazione degli automobilisti, in gran parte responsabili degli scontri per mancato rispetto del codice della strada o guida alterata da alcol e droghe. In un contesto così pericoloso, però, c’è un altro fattore che aumenta i rischi per chi cammina: è la distrazione da smartphone, e in particolare dalla scrittura di messaggi, come sottolineano gli scienziati sulla rivista Injury Prevention.
I rischi dello smartphone: lo studio
Allargando lo sguardo su scala globale, in tutto il mondo muoiono ogni anno circa 270.000 pedoni, approssimativamente un quinto delle vittime della strada. E con smartphone e altri dispositivi mobili sempre in mano, anche mentre si cammina sul marciapiede o si attraversa la strada, è evidente che la distrazione potrebbe essere diventata parte del problema. Partendo da questa riflessione, un gruppo di ricercatori ha preso in esame la letteratura scientifica sul tema, e ha concluso che scrivere messaggi con lo smartphone compromette la sicurezza del pedone più che ascoltare musica con le cuffie o parlare al cellulare. Mentre digitano sulla tastiera o navigano su internet, infatti, i pedoni vanno incontro più spesso a comportamenti o situazioni a rischio.
Gli scienziati hanno riunito i dati di 14 studi sul tema, che coinvolgono 872 persone, e hanno passato in rassegna i dati di altri otto. In particolare, hanno considerato alcuni aspetti del comportamento dei pedoni: il tempo impiegato per iniziare ad attraversare la strada; il tempo di attraversamento vero e proprio; l’azione di voltarsi a destra e sinistra prima o durante l’attraversamento; infine, le collisioni reali o sfiorate con altri pedoni o veicoli.
Scrivere messaggi è più pericoloso che telefonare
Analizzando i dati, i ricercatori hanno osservato che ascoltare la musica non aumenta la frequenza di comportamenti rischiosi nei pedoni, mentre parlare al telefono aumenta leggermente il tempo impiegato per iniziare a camminare e le occasioni mancate per attraversare la strada in sicurezza. Digitare messaggi, però, si è rivelata l’azione potenzialmente più pericolosa: mentre scrivono, i pedoni spesso evitano di guardare a destra e sinistra prima o durante l’attraversamento, e rischiano più spesso urti con altri pedoni o veicoli, o li evitano all’ultimo momento. La scrittura influenza anche altri due fattori, ma in misura minore: da un lato il tempo impiegato per attraversare la strada, dall’altro le occasioni perse per attraversare in sicurezza.
Dagli otto studi osservazionali, poi, è emerso che la percentuale di pedoni distratti varia dal 12 al 45%, e che il modo stesso di attraversare la strada è influenzato da fattori di diverso tipo, legati alla persona o alla situazione: il sesso del pedone, il momento della giornata, l’attraversare da soli o in gruppo, la velocità a cui si cammina. Gli stessi ricercatori sottolineano, però, che i risultati dell’analisi sono difficili da generalizzare, perché la maggior parte dei dati sono sperimentali e basati su variabili qualitative: servirebbero studi più approfonditi per capire quanto la distrazione dei pedoni sia davvero legata al rischio di incidenti.
Riferimenti: Injury Prevention