Domenica 25 ottobre, primo “World Pasta Day”. Insieme agli italiani – mangiatori di pasta per definizione – festeggeranno questo alimento tutti i paesi che lo consumano, dal Nord America all’America latina, dall’Europa all’Estremo Oriente. Moltissime le iniziative che gli organizzatori hanno preparato per diffondere informazioni sui valori nutrizionali e gastronomici della pasta. Se negli Usa una ricerca di mercato deciderà qual è il primo piatto più amato dagli americani, in Messico l’attenzione sarà puntata sui pregiudizi alimentari dei consumatori, soprattutto quello che la pasta faccia ingrassare.
In Europa i paesi più attivi saranno l’Italia, la Spagna e la Germania. Particolarmente colorata l’iniziativa tedesca, che prevede l’organizzazione di una specie di carnevale “alimentare”, con maschere ispirate al mondo della pasta in tutte le principali città. L’Italia, leader mondiale sia nella produzione che nel consumo, organizzerà una cena di gala la sera del 24 ottobre presso il refettorio della Chiesa di San Lorenzo a Napoli. Durante la cena verranno premiati ristoratori rinomati, istituti impegnati nel campo dell’alimentazione e personaggi famosi come il sindaco di Napoli Antonio Bassolino.
La giornata mondiale della pasta, organizzata in Italia dall’Unione Industriali Pastai Italiani e dall’Accademia Italiana della Cucina, celebra la diffusione sempre maggiore di questo alimento in tutte le cucine del mondo. Il consumo pro-capite è infatti molto cresciuto negli ultimi anni; e questo anche grazie allo sfatarsi dei pregiudizi sull’alto valore calorico, che dipende in buona parte dal condimento. Un etto di pasta scondita infatti fornisce solo 360 calorie. Ma a fare della pasta un piatto adatto per ogni tipo di alimentazione, da quella sportiva a quella ipocalorica, è l’assenza dei grassi e di alcuni aminoacidi essenziali di origine animale. L’energia che viene fornita al nostro organismo è quindi “energia pulita”.