La studio dei geni degli Islandesi si rivela sempre più fruttuoso. Avviata nel 1998, la ricerca dell’azienda americana DeCODE Genetics ha portato alla scoperta del primo gene correlato al morbo di Parkinson. La popolazione islandese ha avuto pochi contatti con il mondo esterno fin dal X secolo: la sua “purezza” genetica permette quindi uno studio piuttosto affidabile. La DeCODE, che ne detiene l’esclusiva, ha già riportato risultati sulle componenti genetiche della schizofrenia e dell’osteoartrite. Attraverso lo studio di cinquantuno famiglie islandesi, i ricercatori hanno individuato un “gene del Parkinson” su una piccola regione del Cromosoma 1, e intendono utilizzare tale scoperta per produrre test diagnostici e nuovi farmaci. Il morbo di Parkinson, un disturbo degenerativo cronico e progressivo del sistema nervoso centrale, è associato ad una componente ambientale (circa l’80 per cento) e ad una componente genetica, comunemente considerata non identificabile in ristrette porzioni del genoma. Secondo l’amministratore delegato della DeCODE Genetics Kari Stefansson, il risultato è la prima prova dell’esistenza di un gene direttamente legato alla forma più diffusa della malattia, e mette quindi in dubbio le ipotesi finora più accreditate. (a.ca.)