Una pellicola di diamanti sintetici potrebbe sostituire i microchip al silicio come conduttore di corrente elettrica. L’hanno realizzata i ricercatori dell’Abb Group Services Center di Västerås, in Svezia. Si tratta di una tecnica, messa a punto già negli anni ‘80, che consente di ridurre in frammenti le molecole di metano ricche di carbonio. Gli atomi di carbonio poi si uniscono a formare sottili cristalli di diamante. I ricercatori svedesi, che hanno pubblicato lo studio su Science, hanno migliorato questa tecnica, poco adatta alla trasmissione di corrente elettrica, aumentando la mobilità degli elettroni e la velocità del flusso di elettricità. Hanno inoltre aggiunto piccole impurità di azoto e boro per trasformare il diamante, che in realtà è dotato di qualità isolanti, in un ottimo semiconduttore. È difficile che l’elettronica del carbonio sostituisca del tutto quella del silicio, ma è probabile che consenta di operare in condizioni finora proibitive. Per esempio, dicono i ricercatori, i chip al diamante potranno lavorare anche a temperature di centinaia di gradi, mentre il tradizionale silicio non può superare i 150 gradi centigradi (a.ca.)