La deriva dei dinosauri

Il ritrovamento dei resti fossili di due dinosauri dà preziose indicazioni cronologiche sulla separazione dei continenti. Lo afferma un gruppo di paleontologi dell’Università di Chicago e dell’Università del Michigan, in un articolo pubblicato nei Proceedings della Royal Society di Londra. La prima scoperta riguarda un teschio di dinosauro carnivoro risalente a circa 95 milioni di anni fa, rinvenuto grazie a una serie di scavi nel deserto del Sahara. Il dinosauro, chiamato Rugops primis in virtù della suo muso corrugato, avrebbe avuto una lunghezza di quasi dieci metri e un muso corto e squadrato, con piccoli denti. Le sue caratteristiche fisiche farebbero pensare a uno scarso predatore, più adatto a raccogliere cadaveri di animali già morti che a lottare contro le prede. Il dinosauro spazzino rappresenterebbe un esemplare intermedio della specie successivamente evolutasi nei primi predatori muniti di corna. I resti della spina dorsale della seconda specie di dinosauro, chiamato Spinostropheus gautieri, sono invece stati rinvenuti in Niger. I due dinosauri apparterebbero a specie fra loro imparentate, entrambe del gruppo degli abelisauridi. Esemplari di questa famiglia erano finora sconosciuti in Africa mentre ne sarebbero stati ritrovati resti sia in America del Sud che in India. Questa scoperta indicherebbe pertanto che i tre subcontinenti che formavano l’antica Gondwana (che comprendeva le terre emerse dell’emisfero australe) si sarebbero separati circa 100 milioni di anni fa e non 120 milioni fa come finora si riteneva. (m.cap.)

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