Per quattro anni la Sygenta, potente azienda che produce sementi geneticamente modificate, ha venduto in tutto il mondo una varietà di Ogm non autorizzata, il Bt10, al posto di quella approvata, il Bt11. Come conferma la stessa azienda sulle pagine di Nature, la nuova varietà – prodotta accidentalmente – è resistente alla ampicillina, un antibiotico molto diffuso. La scoperta, avvenuta alla fine del 2004, è stata riportata tempestivamente solo al governo degli Stati Uniti. Le autorità Usa hanno quindi proceduto a testare il Bt10 per controllarne la sicurezza. La portavoce dell’azienda assicura che il masi è sicuro: il gene che produce resistenza si disattiva una volta che la pianta nata da sementi Ogm arriva a maturazione e produce a sua volta semi. Resta il fatto che per quattro anni i consumatori di tutto il mondo potrebbero aver mangiato mais Bt10 senza saperlo. In Europa, l’Autorità per la sicurezza alimentare ha raccomandato che i prodotti transgenici resistenti alla ampicillina siano usati “solo ed esclusivamente nell’ambito delle sperimentazioni sul campo perché questo tipo di modifica non deve essere presente nei prodotti destinati al mercato”. Per questo il Commissario per la salute e la tutela dei consumatori dell’UE aveva chiesto spiegazioni ma in un primo momento le autorità Usa e l’azienda avevano comunicato al che il mais non autorizzato “era identico a quello autorizzato” e che solo un centinaio di chilogrammi di sementi erano state importate in Europa, in particolare in Francia e in Spagna. Ora però la Sygenta fa un passo indietro e ammette pubblicamente le sue colpe (l.g.)