Cosa chiede la scienza ai candidati premier

La scelte di politica economica, che oggi fanno da padrone nel dibattito politico, non saranno l’unico piano sul quale i candidati alla Presidenza del Consiglio si dovranno confrontare in vista della prossima tornata elettorale. Un gruppo di appassionati, giornalisti e blogger chiede anche cosa succederà nel prossimo futuro per quel che riguarda la scienza e la ricerca e lo fa ponendo dieci sintetiche domande a Silvio Berlusconi, Antonio Ingroia, Pierluigi Bersani, Beppe Grillo, Oscar Giannino e Mario Monti in tema di energia, tecnologia, clima, università e imprese.

Nato su Facebook per iniziativa di Moreno Colaiacovo, il gruppo si chiama “Dibattitoscienza” (un’italianizzazione dell’affine gruppo americano Science debate che pone domande su temi scientifici ai candidati alla Casa Bianca). Tutto nato dal basso con l’intenzione di portare nel dibattito politico la grande assente: la scienza.

Già in occasione delle primarie del centrosinistra, grazie al sodalizio con Le Scienze, la community – aperta a tutti e già molto attiva sul Web – era riuscita ad elaborare e diffondere sei domande sui temi dell’ambiente, territorio, ogm, etichettatura degli alimenti, ricerca pubblica, legge 40 e delle medicine alternative. In quell’occasione tutti e cinque i candidati alla guida del Pd inviarono le loro risposte, mostrando talvolta posizioni marcatamente differenti, in particolare per quanto riguardava gli ogm e le medicine alternative.

Questa volta il gruppo ha sfornato dieci domande sintetiche per tutti i candidati premier, scelte con un sondaggio libero sul sito del gruppo, votato da circa 300 persone.

Le domande, alle quali i candidati potranno rispondere entro la mezzanotte del 31 gennaio senza superare, per ogni risposta, il limite di 6mila battute sono le seguenti:

1) Investimenti, meritocrazia, trasparenza: quali provvedimenti intende adottare per il rilancio di università e ricerca pubblica?

2) Quali provvedimenti concreti intende adottare per favorire l’innovazione e l’investimento in ricerca delle imprese private?

3) Le direttive 20-20-20 definiscono le politiche energetiche europee. Quali azioni concrete intende adottare per garantire all’Italia un piano energetico in grado di migliorare l’efficienza e minimizzare l’impatto ambientale e il costo dell’energia?

4) Come intende occuparsi della produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per migliorare l’impatto su ambiente e qualità della vita?

5) Quali misure concrete intende adottare per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico? E quali per stimolare il settore edilizio conciliandolo con la salvaguardia del territorio e la lotta alla criminalità organizzata?

6) Qual è la sua opinione sull’Agenda Digitale approvata dal precedente governo e quali sono le sue proposte concrete per la diffusione della banda larga in tutto il Paese?

7) La legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita è stata messa in discussione più volte negli ultimi mesi, con diverse sentenze tra cui quella della Corte di Strasburgo. Si impegnerà ad adeguare questa legge alla giurisprudenza italiana ed europea? Qual è invece la sua posizione a proposito del testamento biologico?

8) Data l’importanza della scienza e della tecnologia nella società contemporanea, quali misure intende adottare, anche a livello scolastico, per favorirne lo sviluppo e contrastare anche il diffuso analfabetismo scientifico e matematico?

9) Come pensa che il suo governo si debba occupare di modifiche climatiche causate dall’uomo? Quali interventi metterà in atto per la mitigazione e/o prevenzione dell’innalzamento dei gas serra?

10) Qual è la sua posizione in merito all’uso di animali nella ricerca biomedica? Pensa sia corretto limitare l’uso di alcune specie animali a scopo di ricerca?

Credits immagine: Steve Rhodes/Flickr

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