L’orologio biologico ticchetta anche per i maschi. L’età e l’invecchiamento degli spermatozoi diminuiscono la fertilità, costringendo alcune specie animali a particolari strategie riproduttive. Lo sostiene uno studio su Science, condotto dai ricercatori del dipartimento di zoologia dell’Università di Oxford (Gb), che ha analizzato gli effetti della senescenza di individui maschi e delle loro cellule germinali nel coleottero e in alcuni uccelli. Entrambi i processi di invecchiamento hanno un forte impatto sulla fertilità e la vitalità della prole, e darebbero luogo a conflitti tra i sessi.
Nelle specie in cui le femmine si accoppiano con più maschi, questi si trovano a competere per la fertilizzazione del maggior numero possibile di uova. Per esempio, nella Dermestes maculates , una specie di coleottero, la capacità di fecondazione del maschio è massima in un’età intermedia, mentre scende molto negli individui più giovani e più vecchi. Di conseguenza, le femmine di questa specie tendono a scegliere il compagno in base all’età. Pertanto i maschi troppo giovani o troppo vecchi si accoppiano più volte anche senza emettere spermatozoi, allo scopo di reprimere lo stimolo della compagna. “Accoppiamenti senza emissione di spermatozoi funzionerebbero da ‘trappole sensoriali’, e potrebbero essere un meccanismo evolutosi nei maschi per assicurarsi la discendenza”, spiega Tommaso Pizzari, uno dei ricercatori che hanno condotto la revisione. Anche la qualità dello sperma di un individuo troppo vecchio avrebbe un costo riproduttivo, in quanto il Dna degli spermatozoi potrebbe accumulare mutazioni genetiche in grado di compromettere la vitalità dell’embrione.
Ma danni al Dna possono dipendere anche dall’invecchiamento dello sperma, indipendentemente dall’età dell’individuo che lo produce. In molte specie animali, infatti, le femmine immagazzinano i gameti maschili anche per lunghissimi periodi prima della fertilizzazione. In queste specie, le femmine hanno evoluto comportamenti che le portano a eliminare lo sperma più vecchio in favore di nuovi gameti. È quello che succede in Rissa Tridactyla, un tipo di gabbiano. (t.m.)