Un accordo fra le municipalità di 16 grandi città, cinque grandi gruppi bancari e quattro multinazionali dell’energia promette di rendere il mondo più ecosostenibile. Da una parte metropoli come New York, Londra, Chicago, Houston, Roma, Berlino, Tokyo, dall’altra giganti della finanza come Deutsche Bank, JP Morgan Chase, Ubs uniti nello sforzo di ridisegnare l’edilizia urbana, l’approvvigionamento e il consumo energetico, così da limitare al massimo i consumi, e di conseguenza le emissioni di Co2.
Il patto è stato annunciato da Bill Clinton durante la conferenza “C40 Large Cities Climate Summits”, che sta riunendo in questi giorni a New York gli amministratori di 40 città. Il progetto prevede, tra le altre cose, l’ammodernamento dei sistemi di riscaldamento, refrigerazione e illuminazione presenti nelle 16 città prescelte; l’installazione di finestre di nuova generazione che facciano entrare di più il sole ma allo stesso tempo isolino maggiormente gli ambienti interni, limitando così la dispersione del calore; l’installazione di sensori che guidino a un uso intelligente della luce elettrica e dell’aria condizionata.
Per farlo è già a disposizione un miliardo di dollari, a cui si potranno aggiungere ulteriori finanziamenti se altre aziende vorranno aderire all’impresa. L’obiettivo è quello di estendere la portata del progetto anche ad altre città con bandi successivi. Le metropoli, pari ad appena l’1 per cento delle superficie terrestre, contribuiscono per l’80 per cento all’emissione di gas serra. Da qui l’importanza di ridurre le emissioni prodotte e il consumo di energia. Un risparmio che, a fronte degli interventi finanziati da questo progetto sugli edifici urbani, potrebbe arrivare fino al 20-50 per cento. (l.g.)