Emergono dati allarmanti dal primo rapporto mondiale sugli animali da allevamento della Fao “The State of the World’s Animal Genetic Resources”, presentato alla prima Conferenza tecnica intenazionale sulle risorse genetiche animali, in corso fino al 7 settembre a Interlaken (Svizzera). Moltissime le specie di bestiame africano, asiatico e sudamericano a rischio: l’11 per cento delle razze autoctone sono già estinte, alcune da molti decenni, il 16 per cento sono fortemente in pericolo, il 38% minacciate, mentre la situazione del restante 35 per cento è sconosciuta. Secondo il rapporto, perdiamo in media una razza da allevamento ogni mese.
Come era facile prevedere, la principale causa di questa immane perdita di biodiversità è la preferenza degli allevatori per le poche specie economicamente più produttive, come la gallina White Leghorn per le uova, il grande maiale bianco per la velocità con cui cresce, o la mucca Holstein-Friesian, la cui presenza è stata rilevata in ben 128 paesi di tutto il mondo. In questi ultimi anni, molte delle piccole aziende hanno abbandonato le loro razze tradizionali in favore di queste specie importate dall’Europa e dagli Stati Uniti. In Vietnam, per esempio, nel 1998 il bestiame autoctono rappresentava il 72 per cento delle razze allevate, mentre nel 2002 costituiva appena il 26 per cento. Il 90 per cento dei bovini delle nazioni industrializzate appartengono oggi a sole sei razze, e il 70 per cento del bestiame in via di estinzione si trova esclusivamente in paesi in via di sviluppo.
Questo primo censimento, che contiene informazioni su circa 7600 razze sopratutto di bovini, suini e ovini, è stato compilato con il contribuito di diversi gruppi di ricerca, tra cui quelli dell’International Livestock Research Institute (Ilri), che hanno passato in rassegna gli allevamenti in 169 paesi di tutto il mondo. Carlos Seré, Diretore generale dell’lri, ha espresso preoccupazione per la grande velocità con cui le razze stanno scompamparendo e ha chiesto al Consultative Group on International Agricultural Research di istituire al più presto una banca dei geni in Africa e altre banche in tutto il mondo dove congelare spermatozoi e ovociti, per preservare la biodiversità. (t. m.)