Se la stazione spaziale fa di testa sua

E’ un tipico, tranquillo giovedì sera sulla Stazione spaziale internazionale. Il comandante Steve Swanson sta riempiendo uno dei freezer con dei campioni di sangue, quando all’improvviso si accorge che qualcosa non va: i portelloni dell’apparecchio usato per lanciare i CubeSat – microsatelliti utilizzati per una varietà di attività diverse: dalle comunicazioni alle misurazioni meteo – sono aperti. Preoccupato, Swanson contatta Houston, che conferma che due CubeSat sono stati inavvertitamente rilasciati nello Spazio.

E non è neanche la prima volta che la Stazione Spaziale Internazionale decide di fare di testa sua: un rapporto della Nasa mostra che altri due CubeSat sono stati lanciati inavvertitamente il 23 agosto scorso. Questo vuol dire che un terzo dei CubeSat posizionati in orbita finora (12 microsatelliti) è stato rilasciato per sbaglio, in seguito a una serie di misteriosi problemi tecnici.

“Nessun membro dell’equipaggio o controllore a terra ha visto il rilascio,” ha spiegato Pat Ryan, giornalista e commentatore della missione, a Discovery News “I filmati ripresi dalla telecamera sono stati visionati, ma il lancio non compare su nessuno di essi”.

I microsatelliti, progettati da Planet Labs, sono parte di un network che sarà composto da 100 elementi, con il compito di raccogliere immagini estremamente dettagliate dell’intera superficie terrestre ogni 24 ore. Le immagini saranno disponibili su Internet e liberamente accessibili.

Secondo gli scienziati, l’imprevisto rilascio è avvenuto in seguito agli infruttuosi tentativi di riparare l’apparecchio che lancia i satelliti. Nonostante i vari tentativi di risolvere il problema e di aprire i portelloni, infatti, l’equipaggio non era riuscito a rimettere in funzione il dispensatore di CubeSat. I ricercatori responsabili della missione stanno ora decidendo se riportare l’apparecchio all’interno della Stazione Spaziale, o di cercare di lanciare i CubeSat rimasti.

Credits immagine: Nasa

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