Sono in grado di aguzzare l’ingegno per procurarsi del cibo, parlano (o meglio emettono suoni) allo stesso modo con cui lo fa la specie umana, sono dotati di empatia e possono esprimersi persino in coreano. Ma lungi dall’essere esaurite, le straordinarie abilità degli elefanti si spingono ben oltre: uno studio appena pubblicato su Current Biology suggerisce infatti che questi animali siano anche capaci di capire e seguire i gesti umani, senza che venga loro insegnato, in modo istintivo.
A dimostrarlo è stato un semplice esperimento. Anna F.Smet della University of St. Andrews, coautrice dello studio insieme a Richard Byrne, ha posizionato due secchi identici di fronte a degli elefanti mantenuti in cattività nello Zimbabwe, indicando agli animali quello contenente una ricompensa (del cibo). Senza aver eseguito nessun allenamento, gli elefanti si indirizzavano verso il secchio con il cibo, seguendo i gesti umani, in circa il 70% dei casi, riferisce il New Scientist (un bimbo piccolo ottiene praticamente le stesse percentuali di successo). Un risultato stupefacente se si considera che la vista non è un senso così sviluppato nei pachidermi.
“Sembra che la compresione delle indicazioni sia una capacità che gli elefanti semplicemente possiedono naturalmente e che cognitivamente siano molto più simili a noi di quanto finora è stato creduto”, ha spiegato la Smet alla Bbc, raccontando come il prossimo passo sarà quello di capire se l’estenzione della proboscide funzioni o meno come puntatore per la gestualità degli animali, e quindi come uno strumento di comunicazione.
Riferimenti: Current Biology Doi: 10.1016/j.cub.2013.08.037
Credits immagine: Arno Meintjes Wildlife/Flickr