Il calcio d’inizio ai prossimi Mondiali del Brasile, al via il prossimo12 giugno, sarà quello di un esoscheletro, o meglio quello di unparaplegico che grazie a un esoscheletro potrà calciare il pallone, percependone anche le sensazioni derivanti. Un traguardo frutto di oltre trent’anni di lavoro. E a cui si è arrivati così, come racconta Miguel Nicolelis, neuroscienziato brasiliano della Duke University.
“Nel 2009, dopo aver appreso il Brasile avrebbe ospitato la Coppa del Mondo”, ricorda Nicolelis “mi hanno chiesto alcune idee su come mostrare il Brasile in un modo diverso rispetto a quello con cui di solito lo vede il mondo. È stato allora che ho suggerito di allestire una dimostrazione scientifica per insegnare alla gente che il Brasile sta investendo e ha potenziale umano per fare cose anche al di là del calcio”. E tra queste cose c’è appunto la ricerca e l’impegno nella creazione di esoscheletri che possano sostenere la deambulazione nelle persone paralizzate.
L’esoscheletro a cui hanno lavorato Nicolelis e colleghi provenienti da tutto il mondo si muove grazie ai comandi impartiti dal cervello di chi lo indossa. Ma la comunicazione non è solo unidirezionale: anche dei circuiti elettrici presenti sul piede dell’esoscheletro trasmetteranno all’utente la sensazione di movimento e tatto, attraverso dei collegamenti con una pelle artificiale messa a contatto con le braccia. Ad attendere il debutto di BRA-Santos Dumont (così si chiama l’esoscheletro, il cui nome è ispirato al Brasile e al suo famoso aviatore, Alberto Santos-Dumont appunto) ci sarà il pubblico dell’Arena Corinthians di San Paolo (circa 65 mila persone) e il miliardo di persone attese dietro gli schermi delle tv.
Via: Wired.it
Credits immagine: Miguel Nicolelis/Facebook