Se siete uomini, anche se giovani e sani, e volete avere dei figli, c’è un oggetto da cui dovete stare assolutamente lontani: la televisione. E’ quanto suggerisce uno studio della Harvard School of Public Health, che ha analizzato il rapporto tra esercizio fisico e fertilità maschile. Dai risultati, pubblicati sul British Journal of Sports Medicine, è emerso che 20 ore di televisione settimanali (e quindi di sedentarietà) diminuiscono quasi del 50% la quantità di spermatozoi prodotti durante un’eiaculazione, mentre basterebbero 15 ore di attività fisica per farli aumentare del 73%.
I ricercatori hanno analizzato la qualità dello sperma di 189 giovani uomini di età compresa tra i 18 e i 22 anni, utilizzando i dati provenienti da uno studio condotto nel 2009 dall’Università di Rochester. Ai partecipanti sono state poste domande relative alla quantità di attività fisica svolta, il numero di ore passate davanti alla televisione ogni settimana, eventuali problemi di salute, dieta e presenza di abitudini dannose come il fumo. La qualità del loro sperma è stata poi valutata misurando concentrazione, motilità, morfologia e quantità totale di spermatozoi prodotti durante un’eiaculazione.
I risultati hanno mostrato che sia la quantità che la concentrazione degli spermatozoi sono influenzate direttamente dall’attività fisica svolta. Gli uomini che hanno dichiarato di guardare più di 20 ore di televisione ogni settimana avevano infatti il 40% di spermatozoi in meno rispetto a quanti non ne guardassero quasi per niente. Al contrario, 15 o più ore di esercizio fisico a settimana hanno dimostrato di aumentare del 73% la quantità di spermatozoi prodotti rispetto a chi ne pratica non più di cinque.
I risultati dell’esperimento sono particolarmente interessanti perché, come spiegano i ricercatori, i problemi di infertilità maschile sono aumentati costantemente negli ultimi decenni, ma le cause del fenomeno restano ancora poco chiare. “Sappiamo ancora poco di come gli stili di vita influenzino la qualità dello sperma e la fertilità maschile in generale”, spiega Audrey Gaskins, dottoranda della Harvard School of Public Health e prima autrice della ricerca. “Per questo motivo aver identificato due fattori potenzialmente modificabili che hanno un impatto così importante sulla quantità di spermatozoi prodotti è estremamente importante”, conclude la ricercatrice.
Riferimenti: British Journal of Sports Medicine Doi:10.1136/bjsports-2012-091644
Credits immagine: Peter Gerdes/Flickr
Molti brontolano e fanno polemica, programmi televisivi su quanto stiamo davanti al televisore; ma molti non sanno che sono proprio i direttori delle televisioni a far si che le persone stiano minimo 2 ore e 30 o 3 ore davanti alla tv aspettando che finisca quel programma pieno di pubblicità, mettendo persino il Tg anche quando c’è un programma o un film o cartoni animati per bambini! E’ una vergogna, a chi la diamo la colpa?