Questo articolo è stato ripreso da SIPRI Yearbook 1997
Nel 1996 sono scoppiati 27 conflitti armati di una certa entità, in 24 aree del mondo. Una cifra leggermente inferiore rispetto all’anno precedente (nel 1995 i conflitti sono stati 30 in 25 aree del mondo) ma notevolmente inferiore rispetto al 1989, anno in cui si è conclusa la guerra fredda, in cui sono stati registrati 36 conflitti in 32 aree. (Vedi tabella 1 e tabella 2). Per “principali conflitti armati” si intendono combattimenti prolungati fra le forze militari di due o più governi, o fra un governo e almeno un gruppo armato organizzato, che provochino la morte di almeno 1000 persone. Per “area” di un conflitto si intende il territorio di almeno uno stato. Dal momento che alcuni paesi possono essere la scena di uno o più conflitti, il numero di conflitti registrati può superare il numero di aree in cui si svolgono. Nella tabella non si tiene conto dei conflitti nei quali, sebbene rientrino nella categoria dei “conflitti principali”, l’incompatibilità contestata viene risolta e/o quando non si registra l’uso di forze armate fra le parti nel corso dell’anno in questione. È possibile che lo stesso conflitto venga nuovamente inserito nella tabella in anni successivi, qualora si ricorra nuovamente all’uso di forze armate.
La scarsità di accordi di pace in relazione a conflitti meno recenti indica che la durata e l’intensità di tali conflitti sono direttamente proporzionali alla complessità del processo di pace (ad esempio i conflitti Israele-Palestina e nello Sri Lanka). Cinque dei conflitti in corso nel 1996 non hanno registrato un’attività continua: Algeria, Chechnya, Sierra Leone, Tajikistan e Uganda. Nessuno di questi ha collegamenti con la dinamica della Guerra fredda, ma piuttosto con questioni di carattere locale, ad esempio l’identità religiosa o etnica.
A sette anni dalla Guerra fredda
Il 1996 sembra aver segnato la fine del periodo successivo alla Guerra fredda. Si sono conclusi, in parte con successo, quei conflitti che vedevano coinvolte le superpotenze protagoniste della Guerra fredda (in Sud Africa, e in America centrale e meridionale). Inoltre la maggior parte dei conflitti originati dallo smembramento dell’Unione sovietica e della Jugoslavia sono stati almeno contenuti entro la fine del 1996. Alcuni conflitti persistono tuttora, ma con caratteristiche diverse: un esempio è il conflitto in Afganistan, strettamente legato a quello in Tajikistan.
Il numero complessivo di morti causati dai conflitti nel 1996 è inferiore a quello degli anni precedenti in epoca post-guerra fredda. È stato inferiore anche il numero complessivo di conflitti armati e di guerre che hanno registrato decine di migliaia di morti. I conflitti protratti nel tempo registrano un numero inferiore di vittime, anche se la loro durata conferma che la violenza è il principale mezzo utilizzato per risolvere conflitti politici. Ne è un esempio l’Africa centrale a partire dal 1994.
Negli anni recenti, infine, i conflitti armati non solo si sono diffusi in aree più ampie, dando inizio a nuovi conflitti, ma si è avuta una maggiore instabilità politica e sociale, spia di una crescente delegittimazione dell’autorevolezza dello Stato. I due fattori sono ovviamente collegati, poiché il conflitto armato è allo stesso tempo causa e conseguenza di una condizione di instabilità.
(La versione integrale di questo articolo è pubblicata nella sezione inglese di questo Dossier)
(Traduzione di Simona Bernabei)
Tabella 1
Aree di conflitto in cui nel 1996 si èsvolto almeno un conflitto principale
Area Parti
in guerra num. di soldati
nel 1996 Tot. dei
morti
(incl. 1996) Morti
nel 1996 Russia Gov. russo 1 500 000 10 000- + 3 000 Europa vs. Repubblica della Chechnya 5 000-10 000 40 000 Regno Unito Gov. britannico 226 000 1 500* 8 vs. IRA
IRA provvisorio: Esercito provvisorio della Repubblica irlandese (IRA, Irish Republic Army)
Il numero complessivo di morti provocati dalla violenza politica nell’Irlanda del Nord è di circa 3200 persone. La cifra riportata in questa tabella si riferisce alla stima di morti negli scontri fra il Governo britannico e l’IRA; il numero ulteriore di decessi è stato provocato per lo più da altre organizzazioni armate paramilitari come l’Ulster Volunteer Force (UVF, Forze volontarie dell’Ulster) e dall’Ulster Freedom Fighters (UFF, Combattenti per la liberazione dell’Ulster). Iran Gov. dell’Iran 513 000 Medio Oriente vs. Mujahideen e Khalq vs. KDPI
KDPI: Kurdish Democratic Party of Iran, Partito democratico curdo dell’Iran
*compresa la Guardia rivoluzionaria Iraq Gov. dell’Iraq 350 000-400 000 vs. SAIRI 10 000** vs. PUK ***
SAIRI: Supreme Assembly for the Islamic Revolution in Iraq, Assemblea suprema per la rivoluzione islamica in Iraq
PUK: Patrioti Union of Kurdistan, Unione patriottica del Kurdistan
* La maggior parte dei ribelli Shia appartengono al questo gruppo
** Totale delle forze degli Shia
***Probabilmente le forze della PUK sono pari a 10.000-20.000 unità Israele Gov. di Israele 170000-180000 1948-:
– 13 000 250-400 (civ.) vs. gruppi OLP* 150 (mil.) vs. gruppi non OLP**
PFLP Popular Front for the Liberation of Palestine (Fronte popolare per la liberazione della Palestina)
* L’OLP è un’organizzazione ad ombrello; l’azione armata è portata avanti da organizzazioni membro. Sebbene Al-Fatah, il gruppo più ampio all’interno dell’OLP non ha impiegato forze armate nel 1996, altri gruppi (ad esempio Il Fronte popolare per la lib. della Palestina) lo hanno fatto, rifiutando l’accordo di Oslo del 1993. Questi gruppi si sono opposti alla leadership dell’OLP, ma ne facevano ancora parte nel 1996.
*Fra questi gruppi citiamo Hamas, PFLP-GC (Popular Front for the Liberation of Palestine-General Command), la Jihad islamica e Hizbollah. Turchia Gov. della Turchia 500 000 + 19 000 + 2 000 vs. PKK 10 000-12 000
PKK: Partiya Karkeren Kurdistan, Kurdish Worker’s Party o Apocus Afghanistan Gov. dell’Afganistan + 20 000** + 10 000 Asia vs. Jumbish-i Milli-ye Islami vs. Talibani
* Non è chiaro se nel 1996 si siano svolti combattimenti fra il Governo dell’Afganistan e lo Hezb-i-islami
* Si noti che questa cifra comprende i morti in conflitto dal 1992, in cui furono coinvolte altre parti oltre a quelle elencate sopra. Bangladesh Gov. del Bangladesh 117 500 1975-:
3 000-3 500 – 25 vs. JSS/SB 2 000-5 000
JSS/SB: Parbatya Chattagram Jana Sanghati Samiti (Associazione per il coordinamento del popolo dei Chittagong Hill Tracts/Shanti Bahini [Forza di pace]) Cambogia Gov. della Cambogia 130 000 + 25 500 vs. PDK 5 000-10 000
PDK: Party o Democratic Kampuchea (Khmer rossi)
* Comprese tutte le milizie India Gov. dell’India 1 145 000 + 20 000* + 500* vs. insorti del Kashmir** vs. BdSF vs. ULFA
BdSF: Bodo Security Force
ULFA: United Liberation Front of Assam, Fronte di liberazione di Assam
* Solo il conflitto del Kashmir
* Molti gruppi sono attivi, i più importanti dei quali sono il Jammu and Kashmir Liberation Front (JKLF), lo Hizb-e-Mujahideen e lo Harkat-ul Ansar. India-Pakistan Gov. dell’India 1 145 000 vs. Gov. del Pakistan 587 000 Indonesia Gov. dell’Indonesia 30 000 15 000- + 50 vs. Fretilin 100-200 16 000 (mil.)
Fretilin: Frente Revolucionara Timorense de Libertaçao e Indipendencia Myanmar Gov. del Myanmar 300 000 1948-50:
8 000
1981-88:
5 000-8 500 + 100 vs. KNU 4 000
KNU: Karen National Union Filippine Gov. delle Filippine 107 000 21 000- + 50 vs. NPA 8 000 25 000
NPA: New People’ Army, Esercito del Nuovo popolo
* Fonti militari ufficiali registrano la morte di 6500 civili durante il periodo dal 1985-91 Sri Lanka Gov. dello Sri Lanka 120 000 + 35 000 + 3000 vs. LTTE 6 000-10 000
LTTE: Liberation Tigers of Tamil Eelam, Tigri per la liberazione di Tamil Eelam Tajikistan Gov. del Taijikistan,
Forze collettive di pace (CIS) in Taijikistan/Truppe di confine CIS* 5 000-7 000 20 000- + 300 Vs. United Tajik Opposition** c. 25 000 50 000
* L’operazione del CIS comprende le guardie del confine russo e le truppe per la pace con rinforzi di minor rilievo provenienti da Kazakistan, Kirgisistan e Uzbekistan.
* I gruppi più importanti che costituiscono l’United Tajik Opposition (precedentemente nota come Esercito popolare democratico) sono il Movimento di resistenza islamica, il Partito democratico del Taijikistan e il Movimento popolare Rastokhez. Algeria Gov. dell’Algeria 150 000 30 000- + 2 000* Africa vs. FIS* 50 000 vs. GIA
FIS: Front Islamique du Salut, Jibhat al-Inqath (Fronte di salvezza islamica)
GIA: Groupe islamique armé (Gruppo armato islamico)
* L’Esercito di salvezza islamica (AIS; Armée islamique du salut) è considerata l’ala armata del FIS. Sotto il comando militare del FIS ci sono numero si altri gruppi armati islamici.
* Numero minimo di morti nel 1996 è pari a 2000 unità, ma non è stato possibile stabilire in che modo il dato sia cambiato rispetto al 1995. Sierra Leone Govt of Sierra Leone 12 000-18 000 + 3 000 200-500 vs. RUF 2 000-4 000
RUF: Revolutionary United Front, Fronte rivoluzionario unito Somalia Gov. della Somalia 300-600 vs. fazione USC
(Aideed) 1000
USC: United Somali Congress Sudan Gov. del Sudan 80 000 37 000- + 2 000 vs. SPLA
(fazione Garang) 30 000-50 000 40 000 (mil.)
SPLA: Sudanese’s People Liberation Army, Esercito di liberazione del popolo sudanese.
Il dato si riferisce a tutto il 1991. Uganda Gov. dell’Uganda 40 000-50 000 + 1 000 200-500 vs. LRA 2 000
LRA: Lord’s Resistance Army Colombia Gov. della Colombia 146 400 400-1 000 America centrale e meridionale vs. FARC 5 700 vs. ELN 2 500
FARC: Fuerzas Armadas Revolucionarias Colombianas
ELN: Ejercito de Liberacion nacional
* Negli ultimi trent’anni le guerre civili colombiane hanno causato la morte di circa 30.000 persone. Guatemala Gov. del Guatemala 44 200 – 2 800 (mil.) – 25 vs. URNG 800-1 100 – 43 500 (civ.)
URNG: Unitad revolucionaria nacional guatemalteca, una coalizione di tre gruppi principali: Ejercito guerillero de los pobres (EGP), Fuerzas armadas rebeldes (FAR) e Organisacion del pueblo en armas (ORPA) Perù Gov. del Perù 115 000 + 28 000 50-200 vs. Sendero Luminoso 3 000 vs. MRTA 500
Sendero luminoso
MRTA: Movimiento revolucionario Tupac Amaru
Tabella 2
Area