Produce due tipi di veleno, uno che causa forti dolori e l’altro mortale a cui ricorre solo in casi estremi. E’ quanto ha scoperto un team di ricercatori dell’Università della California di Davis che lavorava a un antidoto contro le punture del Patabuthus Transvaalicus, lo scorpione sudafricano, uno dei più velenosi. I ricercatori, guidati dall’entomologo Bruce Hammock, hanno osservato che uno scorpione in pericolo produce una sorta di pre-veleno, una tossina composta da sali di potassio che blocca i recettori nelle cellule degli animali, causando rapidamente dei dolori fortissimi. Il veleno mortale, un liquido denso, viene secreto solo se il pericolo continua. “E’ una strategia molto intelligente”, sostiene Hammock “perché per produrre il veleno mortale lo scorpione utilizza molti peptidi e proteine importanti per la sua sopravvivenza”. La doppia secrezione è stata osservata in tutti gli scorpioni esaminati dal laboratorio di Hammock, ma non è certo che tutte le specie agiscano allo stesso modo. (ma.c.)
