Le ricette rilasciate dai pediatri non sempre sono necessarie. A rivelarlo sono i risultati del primo studio italiano sui fattori che determinano la prescrizione in pediatria ambulatoriale, condotto dallo Spes, organizzazione di Sorveglianza Pediatri Sentinella, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità. L’indagine si è basata su questionari somministrati a pediatri e genitori provenienti da tutta Italia, nel periodo novembre 2002 – giugno 2003. Risultati: al termine delle visite i pediatri hanno rilasciato ricette nel 59 per cento dei casi e di queste solo il 36 per cento era necessario. Il farmaco più “gettonato” è stato l’antibiotico, necessario solo la metà delle volte. Il 70 per cento dei genitori si è dichiarato soddisfatto della visita pediatrica e il 97 della durata della visita da cui spesso dipende la possibilità di farsi prescrivere un farmaco. Più breve è la visita, infatti, e più probabile è la prescrizione. Ma perché i pediatri decidono di rilasciare ricette se non è sempre necessario? Per rispondere alle attese di genitori ansiosi. Lo studio, infatti, mostra che le probabilità che la visita si concluda con una prescrizione sono quattro volte maggiori se il genitore si mostra ansioso e due volte maggiori se il genitore richiede specificamente una medicina. (s.co.)