Sensibili all’importanza della prevenzione ma poco disposti a sottoporsi agli screening del carcinoma del colon retto e del tumore alla prostata. È la fotografia dei cittadini europei fornita dall’indagine Eurobarometro pubblicata in occasione della Giornata europea di sensibilizzazione contro il cancro alla prostata.
Secondo i risultati dello studio, condotto tra ottobre e novembre 2006 nei 25 paesi Ue, gli europei riconoscono la necessità di sottoporsi a regolari check-up preventivi: più di sei intervistati su dieci (62 per cento) effettuano test sui denti e quasi quattro su dieci (35 per cento) controllano la salute dei loro occhi ogni anno. Eppure solo il 13 per cento di essi ha effettuato, nell’anno precedente all’inchiesta, il test dell’antigene prostato-specifico che permette di rilevare il tumore alla prostata, e solo l’8 per cento quello per il cancro al colon retto. Forti le differenze tra i paesi. Lo screening per il cancro al colon retto, per esempio, è più diffuso in Germania, dove lo effettua il 19 per cento degli uomini (più del doppio della media europea ferma all’8 per cento).
Tassi alti anche in Austria dove il 17 per cento vi si sottopone ogni anno. In Italia lo ha effettuato, invece, l’8 per cento degli intervistati contro l’1 per cento dei cittadini ciprioti e il 2 per cento di quelli in Slovenia, Romania e Croazia. Per quanto riguarda lo screening del tumore alla prostata si distinguono ancora la Germania, dove vi si sottopone il 21 per cento degli uomini, e l’Austria con il 28 per cento (contro il 13 del resto dei paesi europei). L’Italia fa segnare un 15 per cento. Le percentuali più basse sono quelle dell’Est Europa: Bulgaria e Romania (3 per cento) e Estonia (4% per cento).
Migliori i dati sugli esami medici in generale. Tra gli intervistati over 55, almeno il 79 per cento degli europei ha controllato la pressione sanguigna negli ultimi 12 mesi. L’esame per il colesterolo, invece, è stato effettuato dal 38 per cento degli europei. In Italia, questi due esami sono stati effettuati rispettivamente dal 52 e dal 41 per cento dei cittadini. Sensibilmente più alto nel nostro paese rispetto alla media comunitaria (31 per cento) il numero di donne che si sottopone all’esame mammografico per lo screening del cancro al seno (42 per cento). Gli italiani sono più attenti anche per gli esami cardiaci (33 per cento) e per le visite oculistiche (41 per cento), mentre peggiore della media Ue è la percentuale degli italiani, pari al 54 per cento, che si sono sottoposti a un controllo dentistico nell’ultimo anno. (r.p.)