E’ il virus di Epstein Barr, un comune agente patogeno con cui viene a contatto la maggior parte della popolazione e principale responsabile della mononucleosi, la causa scatenante della sclerosi multipla. Lo rivela uno studio del Dipartimento di biologia cellulare e neuroscienze dell’Istituto superiore di sanità, pubblicato su Journal of Experimental Medicine.
I ricercatori, coordinati da Francesca Aloisi e Barbara Serafini, hanno effettuato esami su ventidue malati e hanno chiarito la relazione tra la presenza del microrganismo e le lesioni del sistema nervoso centrale caratteristiche di questa patologia, note come placche di demielinizzazione. La sclerosi multipla distrugge infatti la mielina, la sostanza che avvolge come una guaina le fibre nervose e facilita la trasmissione dei segnali tra i neuroni. La mielina viene a mancare in più parti (da cui il nome di sclerosi multipla), lasciando una sorta di cicatrici indurite (le placche). La malattia ha un decorso progressivo, con alternarsi di regressioni e peggioramenti, sino ad arrivare a una grave invalidità motoria.
“Il virus di Epstein Barr è presente nelle placche di tutti i casi analizzati e promuove la risposta infiammatoria responsabile del danno cerebrale”. spiega Francesca Aloisi. “Gli studi epidemiologici precedenti ” continua la ricercatrice, “indicavano una possibile associazione tra agente virale e malattia, ma ciò che oggi emerge è il meccanismo con cui il virus induce le lesioni”.
Sono i linfociti B, le cellule che producono gli anticorpi, i vettori che trasportano il virus all’interno del sistema nervoso centrale: queste cellule sono infatti in grado di attraversare la barriera emato-encefalica che protegge il tessuto nervoso. Una volta penetrati, i linfociti infetti si diffondono e il virus rimane latente nel tessuto nervoso. Il sistema immunitario attiva il meccanismo di difesa contro il virus che consiste in una risposta infiammatoria cronica, responsabile della distruzione della mielina e, quindi, dei deficit neurologici. Il virus di Epstein Barr appartiene alla famiglia degli Herpesvirus ed è lo stesso che causa la mononucleosi (o malattia del bacio). È molto diffuso (il 95 per cento delle persone ne viene in contatto nel corso della vita) e il decorso è quasi sempre benigno, ma rimane latente nell’organismo. (mi.m)