Tutto via satellite

    I ricercatori dell’Imosan (Integrated Multi-layer Optimization in broadband DVB-S.2 SAtellite  Networks), un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Sesto Programma Quadro per lo sviluppo della trasmissione via satellite, hanno appena ultimato i ritocchi tecnici di Satellite4All, un sistema che sembra destinato a rivoluzionare la tecnologia oggi in uso. Il nuovo standard di trasmissione è capace infatti di ricavare una larghezza di banda maggiore del 30 per cento rispetto ai sistemi attuali, estendendo il segnale anche a quelle zone che la banda tradizionale non riesce a raggiungere, nelle quali risiede – secondo l’Eurostat – il 10 per cento della popolazione europea (circa 30 milioni di abitanti).

    La caratteristica del software di ottimizzare costantemente lo spettro satellitare, riportano i ricercatori, rende la trasmissione stabile ed efficiente anche in condizioni di maltempo o di sovraccarico della rete. Il gruppo di studio si sta ora dedicando all’aspetto commerciale del progetto, con l’obiettivo di creare servizi “tutto-in-uno” che offrano canali TV ad alta definizione, Internet a banda larga (fino a 2 Megabite per secondo in download) e telefonia VoIP. Ed è già pronta una serie di pacchetti differenziati in base alle utenze, dal ’basic’, con una configurazione standard, al ‘business’, concepito per le aziende, al ‘gold’, con i servizi completi. I costi saranno decisamente competitivi, con fasce di prezzo variabili tra i 37 e i 150 euro mensili a seconda della configurazione scelta.

    Il sistema sembra promettere concorrenza non soltanto all’Adsl ma anche al WiMax, la nuova generazione del wi-fi ad alta velocità, grazie ai costi di sviluppo contenuti e ad una più ampia rete di diffusione (su Cordis è possibile trovare informazioni dettagliate sul progetto). (ga.c.)

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