Dove volano i pappagalli blu

A far la conta di tutte le Ara Golablu (Ara glaucogularis) esistenti ci si mette davvero poco: gli esemplari rimasti sarebbero infatti poco più di 300. In pratica la specie è quasi estinta. Il destino di questi pappagalli, che vivono soprattutto in America Centrale e del Sud, potrebbe però non essere segnato: in loro soccorso è stata appena istituita la prima riserva naturale dedicata. Il merito è dell’organizzazione boliviana “Asociacíon Armonía” per la conservazione dei volatili e dei loro habitat che, con l’aiuto delle statunitensi “World Land Trust” e “American  Bird Conservancy”, ha acquistato oltre 3.500 ettari di terreno erboso nella zona est della Bolivia, nella regione di Beni.

Colpevole dell’attuale condizione delle Ara Golablu è soprattutto il commercio di animali esotici: per la loro longevità e le loro doti canore, infatti, questi pappagalli sono ricercati come animali da compagnia. Spesso però le persone che li acquistano non possono o non sono capaci di accudirli. Un’altra causa  è sicuramente la continua distruzione del loro habitat naturale a causa della completa deforestazione per la perenne ricerca di nuovi spazi per l’allevamento intensivo del  bestiame.

Nella nuova area istituita, denominata “Barba Azul Nature Riserve”, vivono attualmente 20 esemplari durante la stagione umida e 70 durante quella secca. In questo momento l’associazione boliviana sta tentando di acquistare cinque territori vicini alla riserva naturale prima che vengano disboscati. Quei terreni sono infatti essenziali per l’espansione della prateria che protegge in tutto il 41 per cento della popolazione conosciuta di queste ara. 

Bennet Hennessey, direttore di “Asociacíon Armonía”, spiega che il loro interesse non è solo la conservazione delle specie, ma soprattutto il coinvolgimento del  maggior numero possibile di  sostenitori per sensibilizzare nei confronti dei danni provocati dal commercio illegale di animali. Per questo e per poter contare su altri fondi, il progetto prevede anche lo sviluppo di un area della prateria dedicata all’ecoturismo che verrebbe facilitato dalla presenza di un piccolo aeroporto a poca distanza dalla riserva. (f.v.)

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