Affinità olfattive

Gli odori che “accendono” gli stessi percorsi cerebrali vengono anche percepiti come simili o uguali, e l’area del cervello coinvolta nell’identificazione odorosa è soprattutto la corteccia piriforme posteriore. Lo rivela uno studio su Nature Neuroscience che ha coinvolto istituti di ricerca statunitensi (NorthWestern University di Evanston e Chicago, Illinois), francesi (Università de Lyon) e tedeschi (Charité-Universitätsmedizin di Berlino, Max Planck Institute di Leipzig e Otto von Guericke University di Magdeburg).

Gli esseri umani sono animali microsmatici, cioè dotati di una ridotta capacità di percepire e discriminare singoli odori. Ma nel regno animale, la capacità di riconoscere le informazioni olfatttive è cruciale per la sopravvivenza, perché permette di distinguere gli individui parenti e non parenti, le femmine in estro da quelle non ricettive, il cibo da ciò che non è commestibile.

In un nuovo studio guidato da Jay Gottfried della Northwestern University Feinberg School of Medicine (Usa) i ricercatori hanno cercato di capire come il cervello elabora le informazioni fornite da una miscela di sostanze diverse. Due gli esperimenti: nel primo sei persone hanno annusato quattro alimenti che producono odori ben riconoscibili: banana, menta, rosa e limone e il tracciato delle aree cerebrali coinvolte è stato registrato tramite risonanza magnetica funzionale (fMri). Nel secondo, altri quattro volontari (non coinvolti nel primo esperimento) hanno odorato nove sostanze diverse, riconducibili però a tre sole categorie: quelle percepite come menta (mentolo, salicilato di metile e carvone), come legno (cedrolo, acetato di cedrile e acetato di vetiver) e cedro (citrale, citronellolo e limonene).

I ricercatori hanno rilevato che le aree coinvolte nell’elaborazione dell’informazione odorosa risiedono nella corteccia piriforme posteriore, dove sono presenti reti nervose “diffuse” molto antiche. Il risultato più interessante è che, indipendentemente dalle sostanze che compongono le diverse miscele, gli odori vengono percepiti come simili proprio perché innescano gli stessi pattern cerebrali. (i.n.)

Riferimento: DOI: 10.1038/nn.2324

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