Dopo la superluna del weekend appena trascorso ( qui gli scatti più belli), il nostro satellite nei prossimi giorni sarà ancora protagonista di un raro spettacolo astronomico, pur non avendo un ruolo di primo piano, per così dire, nell’evento. Infatti, durante il transito di Venere davanti al Sole (tra gli spettacoli spaziali da non perdere per il 2012, che in Italia però non potremmo ammirare dal vivo), previsto tra il 5 e il 6 giugno, gli astronomi punteranno il telescopio spaziale Hubble sulla superficie del nostro satellite. Il motivo? Utilizzare la superficie lunare come uno specchio, per analizzare la composizione dell’atmosfera venusiana sulla base della luce solare che vi passa attraverso e che viene riflessa dal satellite.
Come spiega la Nasa, in realtà l’atmosfera di Venere non è un mistero, e le osservazioni di Hubble serviranno più come test, una prova del nove insomma, che come vero e proprio esperimento. Lo scopo infatti è quello di capire se la tecnica possa essere utilizzata per determinare la composizione atmosferica di Venere e quindi, per estensione, anche di esopianeti simili alla Terra, nella continua caccia a quelli candidati a ospitare la vita. Venere infatti è il corpo celeste giusto per mettere alla prova la tecnica, visto che ha massa e dimensioni prossime a quelle terrestri.
Ecco allora che, non potendo puntare Hubble verso il Sole (l’intensità luminosa distruggerebbe le strumentazioni a bordo) gli scienziati hanno pensato di utilizzare la Luna come sorgente luminosa. Così, il mese prossimo, l’Advanced Camera for Surveys, la Wide Field Camera 3, e il Space Telescope Imaging Spectrograph del telescopio spaziale terranno gli occhi puntati sulla superficie lunare per sette ore, catturando radiazioni elettromagnetiche di diverse lunghezze d’onda, dagli ultravioletti al vicino infrarosso, e cercando di ricavarne informazioni sulla composizione dell’atmosfera venusiana. E non sarà affatto facile considerando che solo 1/100000 della luce solare passerà attraverso l’ atmosfera di Venere esarà riflessa dal nostro satellite.
In vista dell’atteso appuntamento di giugno – il prossimo transito di Venere sul Sole sarà infatti solo nel 2117 – Hubble ha scaldato i motori già a gennaio, cominciando a guardare la Luna, in cerca delle condizioni migliori per osservarla. Tra quello che ha visto c’è anche la splendida immagine del cratere d’impatto Thyco, formatasi qualcosa come 100 milioni di anni fa.
via wired.it
Credit immagine: NASA/ESA/D. Ehrenreich