Stamina, le dimissioni dei ricercatori contro Camillo Ricordi

“Sconcertati dall’insistenza di Ricordi sul fatto che la validità della terapia Stamina non è stata ancora provata o smentita, e dalla sua offerta di verificarla ed eventualmente migliorarla nella sua clinica di Miami”. È questa la posizione di Carlo Croce, Carlo Redi, Giulio Cossu e Francesca Pasinelli, i ricercatori che hanno appena dato le dimissioni dalla Fondazione Rimed (Croce) e da Cure Alliance (tutti gli altri), in risposta all’endorsement di Camillo Ricordi per il controllo del controverso trattamento di Davide Vannoni. Lo racconta su Nature Allison Abbot, la stessa giornalista che lo scorso 18 luglio aveva dimostrato che le immagini allegate a una richiesta di brevetto presentata da Vannoni erano state copiate da un lavoro scientifico precedente. Nell’editoriale, dal titolo Documenti trapelati stroncano la terapia a base di staminali, la rivista torna nuovamente sulla vicenda Vannoni, riportando nuovi eventi che “hanno ulteriormente intaccato la credibilità di Stamina” dopo le rivelazioni sul parere del primo comitato di esperti nominato dal Ministro della Salute a valutare il protocollo Stamina (prima non presentato, poi consegnato in versione semplificata dallo stesso Vannoni) ai fini di un’eventuale sperimentazione.

I quattro ricercatori, racconta Abbot, “hanno rassegnato le dimissioni in protesta contro l’apparente supporto pubblico offerto a Ricordi, che è alla guida di entrambe le associazioni [Rimed e Cure Alliance, nda]”. Sono tutti e quattro nomi di peso nella comunità scientifica. Carlo Croce è direttore dell’Istituto di Genetica alla Ohio State University e fa parte della American Academy of Arts and Sciences. Ha vinto numerose onorificenze ed è tra gli scienziati italiani più citati al mondo. Carlo Alberto Redi, ex-direttore scientifico della Fondazione Irccs Policlinico di San Matteo, è uno dei massimi esperti mondiali nel campo della genomica funzionale. Giulio Cossu lavora con le cellule staminali per la terapia delle distrofie muscolari alla Ucl di Londra e ha all’attivo oltre cento pubblicazioni sull’argomento. Francesca Pasinelli è direttore scientifico di Telethon dal 1997 e generale dal 2009. Il 23 dicembre, spiega la rivista, “Carlo Croce si è dimesso dal comitato scientifico di Rimed, istituto di medicina rigenerativa vicino Palermo, il cui programma scientifico è gestito dalla University of Pittsburgh in Pennsylvania”, chiedendo che Ricordi venisse rimosso dalla presidenza di Rimed, e la sua decisione potrebbe presto essere seguita anche da altri membri del comitato. E a fine dicembre sono arrivate anche le dimissioni di Redi, Cossu e Pasinelli.

Dal canto suo, Ricordi ha precisato che “nuovi componenti sono entrati nei comitati scientifici delle due organizzazioni”. Il diabetologo di Miami, continua la rivista ricostruendo la vicenda, “appoggia la proposta di non regolare le terapie a base di staminali come farmaci ma come trapianti”, materia soggetta a regolamenti meno stringenti, “per far sì che nuove terapie come il metodo Stamina possano approdare in clinica più velocemente”. Nature sostiene che Ricordi avrebbe fatto pressioni già da marzo scorso sull’allora Ministro della Salute Renato Balduzzi. Successivamente, alla fine del 2013, lo scienziato ha annunciato pubblicamente un accordo con Stamina per cominciare dei test a Miami su campioni di cellule estratte dai pazienti. Un’inchiesta de L’Espresso, in merito a questa vicenda, aveva svelato il contenuto delle mail scambiate tra Ricordi e Stamina, in cui la fondazione di Vannoni ammetteva di “non aver mai valutato il profilo di espressione genetica delle cellule” e di non sapere se “a livello molecolare le cellule esprimono marker critici […] di solito espressi dalle cellule pluripotenti per mantenere il loro stato indifferenziato o la loro ‘staminalità’”.

La reazione all’editoriale di Nature, comunque, non si è fatta attendere. Sulla pagina Facebook di Cure Alliance, Ricordi ha pubblicato un lunghissimo post “in risposta all’abominevole articolo di Nature”, in cui ricostruisce la sua versione della vicenda, ribadendo con fermezza che secondo lui “le cellule non sono farmaci e richiedono regolamentazioni specifiche che proteggano la sicurezza dei pazienti trattati senza impedire la verifica clinica iniziale di nuovi trattamenti di possibile impatto significativo”. E che l’offerta a Vannoni è ancora valida: “abbiamo offerto i nostri laboratori di Miami e il Fast Track Center for Testing per effettuare un primo momento di verifica mediante la caratterizzazione dei prodotti cellulari Stamina, per definirne il contenuto e la sicurezza biologica. Se risulterà essere acqua fresca o olio di serpenti come sostengono alcuni il discorso è chiuso e tutti a casa”.

Via: Wired.it

Credits immagine: UGA College of Ag/Flickr

1 commento

  1. Piena approvazione per i quattro dimissionari in protesta della posizione di Ricordi. Almeno all’estero non si potrà dire che noi italiani siamo un popolo di deficienti. Altri seguano l’esempio. E’ ora di finirla con i Bonifacio, i Di Bella, le madonne piangenti, l’omeopatia e tutte le superstizioni di cui è piena la nostra società. Perché lamentarsi sennò del livello infimo della nostra classe politica e dirigenziale?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here