Arriva da 240 milioni di anni luce di distanza il segnale a raggi X captato dal Chandra X-ray Observatory della Nasa e dall’Xmm-Newton dell’Esa, e potrebbe indicare la presenza di materia oscura da quelle parti, ovvero nell’ammasso di galassie di Perseo, uno tra i più massivi dell’Universo. Lo strano segnale (un picco di intensità nello spettro dei raggi X, intorno ai 3,56 KeV e strano perché se causato da elementi noti avrebbe dovuto lasciare altre impronte nello spettro) è stato trovato anche il altre ammassi di galassie dal telescopio Xmm-Newton.
L’ipotesi avanzata dai due gruppi di astronomi che hanno rivelato i misteriosi segnali (uno con lo strumento della Nasa e l’altro con quello dell’Esa) è che il segnale osservato sia stato prodotto dal decadimento di una particella esotica, il neutrino sterile, uno dei candidati costituenti la materia oscura (quella roba che c’è ma non si vede nell’Universo, ma che costituisce gran parte della materia presente secondo gli scienziati, osservabile solo attraverso le sue influenze gravitazionali sui movimenti e l’aspetto di altri oggetti spaziali). Il neutrino sterile, a differenza del neutrino classico, è una particella che gli scienziati credono interagisca con la materia ordinaria solo attraverso la gravità appunto.
Ma come puntualizzano i ricercatori, per ora, si tratta solo di un’ipotesi. Quanto visto dovrà infatti essere confermato da ulteriori osservazioni, per escludere diverse interpretazioni del segnale captato nello spettro dei raggi X, e per esser certi che le osservazioni compiute dai telescopi spaziali siano affidabili. Il segnale di background dei raggi X e il rumore strumentale infatti potrebbero interferire con le analisi, precisano gli scienziati.
Via: Wired.it
Credits immagine: NASA/CXC/SAO/E.Bulbul, et al.
Con tutto il rispetto per gli “scienziati” che scrutano l’universo mi sembra che ultimamente , ad ogni segnale incomprensibile che ci
giunge dagli strumenti che scrutano e osservano lo “spazio profondo”
assistiamo al lancio di una serie di ipotesi sicuramente oscure per noi profani ma forse altrettanto anche per chi le lancia.
Più che segnali direi che la materia oscura si può considerare come l’ antidoto fisico che la natura sta mettendo in campo per evitare il verificarsi del fenomeno fisico che va sotto il nome di “Big Rip” ossia la probabile disgregazione della materia all’ interno delle galassie dovuta alla continua ed accelerata espansione dell’ universo per opera della energia oscura.
L’ esistenza della materia oscura, indirettamente rilevata, suggerisce l’ idea di un nuovo stato fisico intermedio tra energia e materia, assegnandole una condizione di tipo dinamico .
Un collegamento al commento precedente potrebbe suggerire l’ uguaglianza ” materia oscura = Gravitoni ” ?
Per meglio esplicitare quanto detto in precedenza, penso sia possibile ipotizzare un campo entro cui si evidenzino particelle intrinseche, attualmente denominate ” materia oscura “, a cui la natura abbia affidato il compito unico ed esclusivo di trasmettere la forza di gravità necessaria a tenere unita la materia all’ interno delle galassie .
Se saranno confermate le ipotesi ultimamente formulate da Kalhinski circa l’ uguaglianza materia oscura=buchi neri primordiali, si puo’ assimilare la forma dell’ universo a quella del tipico formaggio svizzero……