Chi impara presto a riconoscere le note musicali è più abile anche nell’identificare le parole, tanto che i musicisti sono più abili lettori rispetto a chi non conosce il pentagramma, perché riescono a sfruttare un’area cerebrale legata al linguaggio in genere “spenta” nella maggior parte della popolazione. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della Università Milano-Bicocca in collaborazione con il Cnr, pubblicato sulla rivista Neuropsychologia.
“È noto che imparare a suonare bene uno strumento musicale”, spiega Alice Mado Proverbio coordinatrice dello studio, “modifica la connettività cerebrale e la struttura funzionale del cervello – sia a livello di materia grigia che di materia bianca- , velocizzando il transfer inter-emisferico , migliorando il controllo e la coordinazione motoria e l’elaborazione uditiva dei suoni“. Per capire se la musica avesse degli effetti anche sul riconscimento delle parole, gli scienziati hanno confrontato l’elaborazione visiva delle note e delle parole in 30 persone destrimani (metà musicisti e metà no), registrando la loro attività bioelettrica sincronizzata (ERP) in risposta a parole e note in un pentagramma, come ha spiegato la ricercatrice.
Confrontando i dati ottenuti gli scienziati hanno osservato come il cervello dei musicisti fosse più coinvolto durante gli esperimenti di lettura alfabetica, mostrando pattern di attivazione neuronali più estesi (come rappresentato dall’immagine), che riguardavano entrambe le cortecce visive dei due emisferi. Questo contribuirebbe a rendere più rapido per i musicisti il riconoscimento delle parole rispetto a chi non conosce il pentagramma.
“L’evidenza che il meccanismo neurale di elaborazione delle lettere differiva per musicisti dalle persone che non conoscono il pentagramma dimostra come il training musicale precoce modifica i meccanismi neurali di lettura. Questi risultati possono avere interessanti applicazioni per i bambini a rischio di dislessia (deficit di lettura) in cui la regione visiva per le parole (di sinistra) si attiva in modo atipico o insufficiente”, ha concluso la la Proverbio.
Riferimenti e credits immagine: Musical expertise affects neural bases of letter recognition, Alice Mado Proverbio, Mirella Manfredi, Alberto Zani, Roberta Adorni, Neuropsychologia. http://dx.doi.org/10.1016/j.neuropsychologia.2012.12.001.