Fecondazione assistita, i nati aumentano del 170%

Un aumento del 169%. Di tanto sono aumentati, negli ultimi sette anni i bambini nati grazie a tecniche di fecondazione assistita, mentre rispetto a 10 anni fa le coppie che hanno usufruito di procreazione medicalmente assistita (Pma) sono aumentate del 77% nel 2012. Lo ha reso noto ieri il Censis, alla presentazione dell’indagine Diventare genitori oggi: il punto di vista degli specialisti svolta in collaborazione con la Fondazione Ibsa, che mostra come l’accesso alle tecniche di Pma sul territorio italiano sia tutt’altro che omogeneo e come gli italiani in materia di infertilità e cure ne sappiamo ancora poco.

La gran parte degli specialisti (ginecologi, andrologi ed urologhi) intervistati (88,7%) ritiene che il nostro paese sia afflitto da gravi problemi di natalità, in parte, si crede, sia per l’aumento dei problemi di sterilità e infertilità (lo avverte oltre il 90% dei medici), ma anche per problemi economici, come ritiene il 75,3% degli interpellati. Le difficoltà economiche vengono avvertite anche come un grande ostacolo nell’accesso alle tecniche per la fecondazione assistita, malgrado l’impennata osservata negli ultimi anni. Complice, si evince dai dati presentati, anche, le diversità nella qualità dei trattamenti di Pma presenti nelle diverse regioni, servizi compresi, visto che non in tutte le regioni è assicurata la gratuità dell’accesso alle cure (sono privati il 69% dei centri per la Pma al Sud).

Inoltre – malgrado la sentenza di un anno fa che cancellava il divieto di eterologa sul suolo italiano e malgrado la nascita già dei primi bambini con donazione di ovociti -per il 60% degli specialisti intervistati questa possibilità non è ancora realmente resa disponibile sul suolo italiano.

Ciononostante, entrando nel merito dei numeri, si scopre che negli ultimi anni abbiamo assistito a un boom di nati con tecniche di Pma: nel 2005 erano 3.649, nel 2012 sono stati 9.818. Nello stesso anno le coppie trattate con Pma so no state 54.458, erano 30.749 nel 2005.

A fronte di tutto questo il 76% degli specialisti auspica una revisione della legge 40, ormai fatta a pezzi e su cui il 14 aprile si esprimerà di nuovo la Consulta, stavolta in merito al divieto di accesso per le coppie fertili ma portatrici di malattie genetiche (che accedendo alle tecniche potrebbero usufruire della diagnosi genetica preimpianto ed evitare così il rischio di aborto).

Credits immagine: Deannster/Flickr CC

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