Anche a causa delle bufale sul legame con l’autismo, negli ultimi anni in molti paesi, tra cui l’Italia, si è assistito a un calo delle vaccinazioni contro il morbillo. Eppure si tratta di un intervento fondamentale, non solo perché aiuta a prevenire una malattia che nel mondo uccide ancora oltre 140mila persone ogni anno, ma anche perché potrebbe proteggere anche da molte altre patologie potenzialmente mortali. Uno studio pubblicato su Science da un team di ricercatori dell’Università di Princeton e dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam, sembra infatti indicare che il morbillo sia in grado di compromettere il funzionamento del sistema immunitario dei bambini, rendendoli suscettibili ad una lunga lista di patologie, per un periodo che può raggiungere anche i tre anni dall’infezione.
Si sa da tempo che il morbillo è in grado di interferire con il funzionamento del sistema immunitario, perché il virus uccide un grande numero di globuli bianchi responsabili della cosiddetta memoria immunologica, cioè della capacità di riconoscere e distruggere agenti patogeni incontrati in precedenza. Fino a oggi, però, gli esperti ritenevano che l’effetto durasse solo per qualche mese. Alcuni studi svolti in paesi emergenti, dove oggi si concentrano la maggior parte dei nuovi casi, sembravano però indicare un legame tra le vaccinazioni contro il morbillo è una diminuzione della mortalità per tutte le malattie infettive per un periodo di circa cinque anni, suggerendo la possibilità che il vaccino potesse proteggere in qualche modo anche da altre patologie.
Per testare questa ipotesi, nel nuovo studio i ricercatori hanno analizzato i dati disponibili su infezioni di morbillo e morte per altre cause avvenute in America, Danimarca ed Inghilterra dagli anni ’60 a oggi. Se, come si pensava, l’effetto del morbillo sulsistema immunitario fosse di breve durata, i dati avrebbero dovuto mostrare una correlazione tra i casi di morbillo e le morti per altre patologie solo nei mesi immediatamente successivi all’infezione. L’analisi dei ricercatori ha mostrato invece una situazione diversa: i casi di morbillo di un particolare anno sono infatti risultati correlabili alle morti avvenute più o meno nei seguenti due anni e mezzo.
I risultati dunque potrebbero indicare che gli effetti del morbillo sul sistema immunitario abbiano una durata di diversi anni, ma serviranno ulteriori studi per dimostrarlo definitivamente. “Si tratta di prove indirette, ma altamente suggestive”, ha raccontato sulle pagine di Science William Moss, epidemiologo della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora. “Se gli autori dello studio avessero ragione comunque, i benefici della vaccinazione contro il morbillo sarebbero molto superiori alla semplice riduzione delle morti per questa malattia”.
Via: Wired.it
Credits immagine: Daniel Paquet/Flickr CC