Psoriasi addio. Questo promette un nuovo studio condotto presso il Mount Sinai Hospital: riduzione del 100% dei sintomi in quasi la metà dei pazienti curati con brodalumab. Si tratta di un anticorpo per il trattamento delle malattie infiammatorie, che si lega al recettore dell’interleuchina 17 (una delle proteine secrete dal sistema immunitario) per impedirne l’attivazione del recettore e bloccare così l’infiammazione psoriasica.
Gli studi clinici, resi noti dal New England Journal of Medicine, hanno dimostrato una netta riduzione dei livelli di Pasi (Psoriasis Area Severity Index), acronimo con il quale si fa riferimento al grado di arrossamento della placca e al ridimensionamento dello spessore delle lesioni cutanee. Nel 44% dei pazienti trattati con brodalumab si è infatti avuta una riduzione del 100% dei livelli di Pasi dopo 12 settimane, con un raddoppio della percentuale di successo rispetto al trattamento con ustekinumab (efficace nel 22% dei pazienti), un anticorpo che inibisce l’attività delle interleuchine 12 e 23, il cui aumento causa l’infiammazione della pelle. Il nuovo farmaco, come accennato, non agisce sulle citochine IL-12 e IL-23, ma sul recettore di IL-17 per contrastare il processo infiammatorio.
“I nostri risultati sono di gran lunga migliori rispetto agli studi pubblicati finora: l’azione sul recettore di IL-17 è molto efficace per il trattamento della psoriasi a placche, anche nei casi più gravi. Molti pazienti curati con brodalumab non hanno più lesioni cutanee dovute a infiammazione psoriasi”, ha commentato Mark Lebwohl del Mount Sinai Hospital, primo nome del paper.
La psoriasi è una malattia cronica della pelle, che provoca lesioni cutanee (chiamate placche) caratterizzate da eritema e desquamazione, e che interessa il 2-3% della popolazione mondiale. In Italia, stando alle stime del Ministero della Salute, la popolazione colpita da psoriasi potrebbe oscillare tra 1,2 e 1,8 milioni di persone, con un picco di insorgenza tra i 20 e i 40 anni.
Attualmente non esiste una cura risolutiva contro questa infiammazione cutanea: i trattamenti utilizzati comunemente dai pazienti sono infatti finalizzati solamente a tenere sotto controllo la malattia. Lo studio pubblicato dal Mount Sinai Hospital apre quindi a nuove speranze per quanti si trovano a convivere con questa patologia cronica, che spesso può avere un impatto negativo sulla qualità della vita delle persone colpite.
Fonte: The New England Journal of Medicine Doi: 10.1056/NEJMoa1503824
Credits immagine: Mysi/Flickr CC
Ho un amico che è afflitto da questa patologia(invalidante).Gli riferirò con piacere quanto ho letto sopra,grazie.
Il BRODALUMAB è efficace anche contro la CHERATOSI ATTINICA?
Buongiorno,con questo farmaco si cura anche l’ artrite psoriasica?
Se si,quanto tempo occorre per trovare questo farmaco.
In questo momento il farmaco che uso e’ ( Embrel da 50mg)