È dal 9 luglio 2015 che non si hanno notizie di Philae, il lander della missione Rosetta atterrato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (vedi Galileo: Missione Rosetta, problemi di comunicazione con Philae). Philae si trova infatti in modalità silenziosa, e i tentativi dei ricercatori di mettersi in contatto non hanno dato, fino ad ora, alcun risultato. E adesso, con 67P che si muove a velocità altissima, allontanandosi dal Sole, le temperature sulla superficie della cometa si stanno abbassando rapidamente, e saranno, secondo gli scienziati, troppo fredde per permettere il funzionamento del lander a partire dalla fine di gennaio.
L’ultimo segnale, mandato dai ricercatori del German Aerospace Center di Colonia il 10 gennaio nella speranza di riuscire ad attivare Philae e orientarlo in modo da poter meglio assorbire i raggi solari, è rimasto nuovamente senza risposta. “Non abbiamo sentito nulla,” ha spiegato Stephan Ulamec, manager del lander al NewScientist, aggiungendo che, nella migliore delle ipotesi, Philae potrebbe comunque aver ricevuto il comando e potrebbe essersi spostato, non riuscendo a mandare una risposta a causa di un trasmettitore rotto.
Tuttavia è più probabile che il segnale non sia stato ricevuto: gli scienziati infatti non sanno esattamente in che condizioni si trovi Philae, ma è probabile che alcuni ricevitori e trasmettitori abbiano smesso di funzionare, e quelli ancora intatti potrebbero presentare malfunzionamenti. Philae potrebbe anche essersi capovolto o essere ricoperto di polvere; d’altro canto 67P è una cometa che sta attivamente espellendo gas e polveri nello spazio.
Ma allora cosa c’è nel futuro di Philae? Alla fine di gennaio, la cometa, e il lander con lei, si troverà ad oltre 300 milioni di chilometri dal Sole, con una temperatura superficiale inferiore ai 50°C sotto zero. Il team cercherà di spedire qualche altro comando, e i ricevitori su Rosetta – la controparte di Philae in orbita attorno alla cometa – rimarranno accesi nella speranza di captare un segnale dal lander.
Rimane quindi una piccola speranza: la missione continuerà infatti fino alla fine di settembre 2016, quando Rosetta sarà gradualmente avvicinata alla superficie della cometa per cercare di ottenere immagini di Philae, che potrebbero anche aiutare ad interpretare meglio i dati ottenuti durante il periodo di attività del lander.
Riferimenti: German Aerospace Center
Credits immagine: ESA/Rosetta/NAVCAM