Che siano moltissimi i fattori che influenzano il microbioma umano, ossia l’insieme dei microorganismi che vivono nel nostro corpo, non è una novità per gli scienziati. Sappiamo – e da poco – che tra le variabili in grado di farlo c’è il consumo di cioccolata e l’efficienza respiratoria, assieme a un gran numero di fattori ambientali e alimentari. Eppure, secondo uno studio condotto su oltre 1000 coppie di gemelli nel Regno Unito e pubblicato su Cell Host & Microbe, anche il Dna avrebbe un ruolo nel determinare la composizione del microbioma, ereditato in parte dai nostri genitori, non tramite il diffondersi dei microorganismi da genitore a figlio, ma proprio attraverso il codice genetico. Come? I nostri geni aiuterebbero a determinare quali microorganismi assumono un ruolo dominante rispetto ad altri, e possono quindi proliferare.
I risultati ottenuti hanno anche rivelato nuove specie di batteri “ereditari”, che includono ad esempio quelli che influenzano le nostre preferenze in fatto di cibo, il nostro metabolismo e le nostra difese immunitarie.
Durante lo studio, i ricercatori hanno analizzato i microbioma di 1126 coppie di gemelli, parte del Twins UK Study, il più grande registro di gemelli del Regno Unito che comprende oltre 12mila partecipanti ed effettua ricerche su malattie e sindromi includendo dati ambientali e genetici su coppie omozigoti ed eterozigoti. “Il nostro scopo era scoprire se ci sono geni che sono coinvolti nella regolazione del microbioma dell’intestino, e ci siamo accorti che alcuni lo sono,” ha spiegato Ruth Ley, autrice principale dello studio, aggiungendo che, ad esempio, durante la ricerca è emerso come il gene LCT, responsabile per codificare l’enzima che aiuta a digerire i latticini, sembra legato al Bifidobacterium, un microrganismo utilizzato comunemente nei probiotici.
Gli scienziati hanno identificato circa 12 microbi che hanno conseguenze sulla nostra salute e che sembrerebbero essere ereditari: questi batteri sono acquisiti dall’ambiente a partire dalla nascita, ma il nostro genoma ha un ruolo importante nel determinare quali di questi sono più dominanti di altri. In altre parole è come se il nostra genoma effettuasse una sorta di selezione e permettesse ad alcuni di essi di prosperare e dominare rispetto ad altri che saranno presenti in numero minore o non avranno altrettanta importanza.
Riferimenti: Cell Host & Microbe Doi: 10.1016/j.chom.2016.04.017