I dinosauri dominavano sulla Terra, ma i cieli della preistoria avevano un altro padrone: gli pterosauri, un ordine di rettili, oggi estinti, che vantava tra i suoi ranghi i celebri pterodattili. Nonostante siano stati i primi vertebrati a sviluppare la capacità di volare, fino ad oggi si riteneva che questi animali non fossero dotati di piume, come gli uccelli e i loro diretti antenati, i dinosauri. Ma che fossero cosparsi piuttosto una rada peluria, più simile a quella che oggi si osserva in alcuni mammiferi. Niente di più sbagliato invece: una nuova ricerca pubblicata su Nature Ecology & Evolution rivela infatti che questi antichi rettili erano dotati di un ricco e colorato piumaggio, in tutto e per tutto simile a quelli dei cugini dinosauri. Una scoperta che contribuisce a spostare indietro di circa 70 milioni di anni la comparsa delle prime piume nel regno animale.
Pterosauri cinesi
La ricerca arriva da un team internazionale di paleontologi appartenenti a università inglesi e cinesi, e a renderla possibile è stato un ricco database di fossili di pterosauro portati alla luce nel sito di Daohugou, nell’attuale Mongolia. Una formazione rocciosa da cui sono emersi diversi fossili di pterosauri risalenti a 160 milioni di anni fa, che mostrano tracce perfettamente conservate delle loro picnofibre, quelle strutture esterne simili a filamenti che fino ad oggi i palentontologi ritenevano paragonabili a una rada peluria. E che invece sotto le potenti lenti di un microscopio ad alta risoluzione si sono finalmente rivelate per quel che erano realmente: una forma primordiale di piumaggio.
Non peli, ma piume
I ricercatori sono infatti riusciti a identificare ben 4 differenti tipologie di picnofibre: non solo i filamenti lanuginosi già noti, dunque, ma anche strutture più complesse, indistinguibili da quelle che adornavano gli Ornitischi e i Teropodi, i dinosauri più strettamente imparentati con gli uccelli. Gli esemplari studiati possedevano le picnofibre più simili a peluria sul capo, sul torso, sugli arti e sulla coda, mentre le piume erano presenti su alcune parti della testa e sulle ali.
In alcuni campioni – raccontano gli autori della scoperta – erano facilmente identificabili persino dei melanosomi, le strutture cellulari che colorano le penne degli uccelli, e che probabilmente fornivano al piumaggio di questi antichi rettili volanti un colorito rossastro.
“Abbiamo svolto diverse analisi evolutive, e i risultati dimostrano chiaramente che le picnofibre degli pterosauri sono piume a tutti gli effetti, esattamente come quelle che si osservano nei dinosauri e negli uccelli moderni”, spiega Mike Benton, paleontologo dell’Università di Bristol che ha partecipato alla scoperta. “Pur cercando con grande attenzione, non siamo riusciti a trovare alcuna caratteristica anatomica che differenzi le picnofibre dalle piume”. E quindi – conclude l’esperto – devono avere la stessa origine evolutiva: un antenato comune vissuto almeno 250 milioni di anni fa, che sposta indietro di 70 milioni di anni la comparsa delle piume sul nostro pianeta.
Tutta colpa del metabolismo
Ma non è tutto. Questa infatti è solamente l’ultima di una serie di scoperte che stanno gettando luce su uno dei periodi più misteriosi nella storia dell’evoluzione della vita terrestre: quello successivo alla grande estinzione di massa del Permiano-Triassico, in cui scomparvero circa il 70% dei vertebrati terrestri. E quel che ci dicono gli indizi oggi disponibili è che le specie sopravvissute, che comprendevano gli antenati dei mammiferi e dei dinosauri, subirono diversi cambiamenti importanti: uno su tutti, la diffusione di un metabolismo più veloce, e soprattutto a sangue caldo. Un tipo di adattamento che rende necessaria la comparsa di strutture dedicate a mantenere costante la temperatura interna, e che evidentemente nei mammiferi presero la forma di peli, mentre nei dinosauri e negli pterosauri (e probabilmente in altri ordini di antichi rettili a loro imparentati) erano rappresentate dalle piume.
Riferimenti: Nature Ecology & Evolution
Credit immagine: Yuan Zhang/Nature Ecology & Evolution