Corvi con capacità di memoria superiori a quelle degli esseri umani. Piccioni più veloci perfino degli studenti universitari nel riconoscere immagini ruotate. Scimpanzé dalla memoria visuo-spaziale migliore della nostra. Sono solo alcune manifestazioni dell’intelligenza animale, «se assumiamo che l’intelligenza sia l’espressione di capacità adattative, frutto dei processi di selezione naturale». Venerdì 29 aprile alle 18.00, il neuroscienziato Giorgio Vallortigara accompagnerà il pubblico della mostra “L’Albero della Vita. L’evoluzione attraverso gli occhi di Charles Darwin” a Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia, in un viaggio di esplorazione della mente: dal cervello di gallina a quello dell’uomo.
Durante l’incontro a ingresso gratuito, dal titolo Animali intelligenti e stupidi. Uomo compreso, l’etologo e docente di neuroscienze del Centre for Mind/Brain Sciences dell’Università di Trento illustrerà le basi neurobiologiche che ci rendono diversi dagli altri esseri viventi e spiegherà perché il nostro linguaggio differisce dalla comunicazione animale.
«Lo studio comparato della cognizione è nato con Darwin – precisa Vallortigara – e negli ultimi vent’anni ha avuto un grande sviluppo, grazie al contributo di molte discipline: la psicologia comparata e l’ecologia, le neuroscienze e la psicologia dello sviluppo, la filosofia della mente e la biologia evoluzionistica».
Lo scienziato partirà dalla considerazione che le menti sono il prodotto di milioni di anni di evoluzione biologica per analizzare i meccanismi della percezione, della memoria e del pensiero. E mostrerà, grazie ad alcuni video, come gli animali comprendono le proprietà fisiche elementari degli oggetti e le relazioni di causa-effetto. Con una ricca carrellata di esempi illustrerà inoltre i vantaggi e gli svantaggi associati al pensiero simbolico e al linguaggio, capacità esclusivamente umane.
Durante l’incontro, l’autore di oltre 180 pubblicazioni scientifiche e alcuni libri a carattere divulgativo di grande successo spiegherà anche perché sbagliando si impara.
«Sebbene vengano sottolineati più spesso i comportamenti cosiddetti “intelligenti”, è possibile imparare molto sulla natura dei processi mentali studiando le circostanze in cui gli animali, esseri umani compresi, si comportano in maniera apparentemente stupida» commenta. «Perché errori e incapacità riflettono la natura e il tipo di intelligenza che caratterizza le diverse specie».
L’incontro si svolge a Palazzo Attems Petzenstein, in piazza De Amicis 2, a Gorizia, alle 18.00. L’ingresso è libero. Per l’occasione la biglietteria della mostra chiude alle 17.00 ed è possibile visitare l’esposizione fino alle 18.00.
La mostra, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Accademia Nazionale dei Lincei, è promossa e realizzata da Provincia di Gorizia, Musei Provinciali di Gorizia e Codice. Idee per la cultura. Con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Intesa Sanpaolo, sponsor KB1909, media partner Mladina, in collaborazione con APT – Azienda Provinciale Trasporti di Gorizia, Consorzio Turistico Gorizia e l’Isontino, Tmedia e IKEA FAMILY.