Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per ricordare quanto sia fondamentale per il Pianeta e per la sopravvivenza degli esseri viventi. Per l’occasione l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale (OGS) di Trieste dedica al tema Acqua e sviluppo sostenibile due giorni, per riflettere sul ruolo della ricerca scientifica per la salvaguardia del cosiddetto “oro blu” e sensibilizzare in particolare le giovani generazioni.
Venerdì 20 marzo, nel Parco delle Fonti di Torrate di Chions (PN), dalle 9.00, ricercatori e tecnici dell’OGS coordinano un laboratorio sperimentale all’aperto, con gli studenti e le studentesse dell’Istituto Malignani di Udine, per illustrare le tecniche d’indagine geologiche-geofisiche, indispensabili anche per analizzare lo stato di salute delle falde acquifere, al fine di pianificarne una corretta gestione.
Alle 18.00 il comprensorio del Parco delle Fonti ospita la tavola rotonda “L’Acqua e lo sviluppo sostenibile”: un dibattito a più voci per un confronto sulle ricerche e le esperienze in atto per contribuire a una migliore gestione della risorsa idrica.
“Nell’ultimo secolo, la crescita demografica, l’ampliarsi del tessuto economico e le politiche di espansione degli insediamenti urbani e industriali hanno incrementato esponenzialmente le esigenze e il consumo di acqua, causando a livello mondiale diffusi fenomeni di impoverimento e di inquinamento delle risorse idriche superficiali e sotterranee”, commenta Daniel Nieto, ricercatore OGS e project manager del progetto europeo WARBO (Water Reborn, la “rinascita dell’acqua”), finalizzato a studiare misure di riduzione e di controllo delle acque che scorrono nel sottosuolo. “In questi ultimi anni, però – aggiunge – è notevolmente cresciuta la consapevolezza che il cosiddetto “oro blu” non è illimitato e che non sarà sufficiente per le esigenze future, se non vengono pianificate adeguate e tempestive misure di gestione sostenibile”.
“Da qui il ricorso all’utilizzo di tecniche idrogeologiche per aumentare la quantità d’acqua presente nelle falde utilizzando, per esempio, acque reflue depurate” precisa Nieto. “Un altro esempio concreto di sostenibilità – aggiunge Daniele Gerolin, della Zona Industriale di Ponte Rosso – è l’utilizzo delle acque reflue, dopo depurazione, per il raffreddamento di determinate lavorazioni industriali anziché sprecare l’acqua di falda, ben più indispensabile per uso domestico”. Molto atteso, nel tardo pomeriggio, l’intervento di Sara Vito, assessora all’Ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, per un aggiornamento sulle normative che entreranno fra poco in vigore per la gestione della risorsa idrica in ottemperanza della Direttiva Quadro 2000/60 dell’Unione Europea.
Sabato 21 marzo è dedicato ai più piccoli. La Scuola primaria del Comune di Chions ospita i laboratori didattici organizzati da OGS in collaborazione con l’Immaginario Scientifico di Trieste. Un’occasione per intraprendere i “Primi passi nella Fisica” (laboratorio per le classi prime e seconde), ed esplorare “Le forme dell’Acqua” (laboratorio per le classi III, IV e V). A tutti, in ricordo, sarà consegnato il libretto, da leggere e colorare, “Il ciclo dell’Acqua”, edito da OGS in occasione della prima adesione dell’Ente alla Giornata Mondiale dell’Acqua, nel 2011.