Lunedì 23 marzo, nell’aula magna del rettorato dell’Università di Chieti, avrà luogo il convegno dal titolo “Focus on non-AD dementia”. Durante l’evento, organizzato dalla SINDEM (Associazione autonoma aderente alla Società Italiana di Neurologia per le Demenze), neurologi e ricercatori provenienti da tutta Italia, dall’Inghilterra, dalla Norvegia e dagli Stati Uniti si confronteranno sulle problematiche e sulle prospettive attinenti a quelle poco conosciute patologie neurodegenerative non Alzheimer che determinano il progressivo deterioramento delle capacità cognitive dei pazienti da esse affetti.
L’Alzheimer è una malattia con una vasta risonanza mediatica: la sua incidenza e il suo impatto sulla nostra società sono argomenti all’ordine del giorno nell’agenda pubblica dei paesi più industrializzati, in cui l’aumento delle prospettive di vita e dell’età media della popolazione sono oramai divenuti realtà. Meno note al grande pubblico sono invece le cosiddette forme di demenza non Alzheimer, che colpiscono in età avanzata ma che sono imputabili a differenti cause biologiche. Di questa categoria fanno parte la demenza a corpi di Lewy, le demenze frontotemporali, quelle vascolari e la CADASIL (acronimo che sta per Cerebral Autosomal Dominant Arteriopathy with Subcortical Infarcts and Leukoencephalopathy).
E’ proprio per diffondere maggiore consapevolezza nei confronti di queste patologie, che rappresentano circa il 40% di tutte le demenze senili, che la SINDEM ha voluto riunire a Chieti i maggiori esperti di questo particolare campo di studi. L’intento dell’associazione è quello di fare il punto sullo stato della ricerca e di discutere sulle migliori cure da apportare ai pazienti, nel pieno rispetto delle necessità e della dignità dei familiari di quest’ultimi.
Link: http://www.sindem.it/
Programma dell’evento: http://www.sindem.it/public/SINDEM%20vasto%20chieti_Layout%201.pdf