Quello che vi state gustando potrebbe essere l’ultimo buon caffè della vostra vita. Non si tratta di terrorismo psicologico ai danni degli amanti dell’espresso: la possibilità che la varietà Arabica, che rappresenta il 90 per cento di tutta la raccolta mondiale di caffè, possa definitivamente scomparire dal pianeta – avvertono i ricercatori sulle pagine di New Scientist – è un rischio reale, e da non sottovalutare. Infatti la foresta etiopica, dalla quale ha origine l’Arabica e dove la pianta è geneticamente più ricca, negli ultimi anni è stata quasi completamente distrutta, e le piante di caffè decimate. In parte per un’opera di disboscamento selvaggio, e in parte per l’immigrazione dei rifugiati politici dal nord del paese. Stando così le cose, se una malattia dovesse colpire improvvisamente le piantagioni presenti nelle diverse regioni della Terra, sarebbe molto difficile attingere alla banca genetica etiopica per ottenere nuove varietà più resistenti. Secondo gli esperti bisogna correre immediatamente ai ripari. Innanzitutto proteggendo la foresta e poi studiando meglio la biologia del caffè selvatico. In Etiopia vengono coltivate più di 100 varietà di arabica, ma il loro potenziale genetico – sostengono i ricercatori – non è stato ancora valutato a dovere. (t.s.)