Il cocktail di ingredienti che ha permesso lo sviluppo della vita sulla Terra, e probabilmente anche su Marte, è stato generato dall’impatto di asteroidi, che avrebbero innescato una serie di reazioni chimiche fino alla sintesi delle molecole essenziali per la vita sulla Terra, gli amminoacidi, definiti appunto come i “mattoni della vita”. Lo studio è stato appena pubblicato sulle pagine di Scientific Reports dall’Università di Tohoku (Giappone) in collaborazione con il National Institute for Materials Science, il Center for High Pressure Science & Technology Advanced Research e l’Università di Osaka.
L’origine della vita sulla Terra
Il primo approccio moderno allo studio dell’origine della vita risale alla metà degli anni Venti del Novecento ed è passato alla storia come l’ipotesi Oparin-Haldane. I due studiosi immaginarono che la vita sulla terra potesse essersi sviluppata, con un processo graduale, a partire dalle condizioni dell’atmosfera terrestre, che avrebbe contenuto tutti gli elementi per la formazione degli aminoacidi. L’ipotesi che gli ingredienti base della vita siano di natura endogena, che si siano formati sulla Terra, fu oggetto di un ormai celebre esperimento condotto nel 1953 da Stanley Lloyd Miller e Harold Clayton Urey. Ricostruito in laboratorio un modello di Terra primordiale, con tanto di gas e scariche elettriche, i due ricercatori dimostrarono che le molecole organiche, come gli amminoacidi, si possono formare in specifiche condizioni ambientali a partire da composti inorganici. Basta una settimana.
Un’altra ipotesi, emersa successivamente, suggerisce che gli ingredienti necessari per lo sviluppo della vita sulla Terra, come gli amminoacidi e altre sostanze, siano arrivati dallo spazio, con l’impatto di asteroidi, e dal conseguente arrivo di materiale meteorico primordiale costituito da carbonio e azoto. Secondo un recente studio, per esempio, questi e molti altri elementi essenziali per la vita sulla Terra provengono da una enorme collisione del nostro pianeta, ancora in formazione, con un altro corpo celeste, grande quando Marte.
Il ruolo degli asteroidi
Lo studio giapponese si colloca in questo filone focalizzando sugli effetti dell’impatto degli asteroidi nella formazione degli elementi base della vita sulla Terra. In particolare, i ricercatori hanno condotto in laboratorio diversi esperimenti ricreando le condizioni sulla Terra di circa 4 miliardi di anni fa. Concentrandosi sull’analisi delle reazioni che si innescano tra anidride carbonica, azoto (i due principali componenti dell’atmosfera terrestre primordiale), acqua e ferro, sono riusciti a osservare la formazione di amminoacidi, come glicina e alanina, componenti dirette delle proteine, che catalizzano molte reazioni biologiche. “La scoperta della formazione di amminoacidi da biossido di carbonio e azoto molecolare dimostra quanto questi composti siano stati importanti per la creazione dei mattoni della vita”, spiega uno degli autori dello studio, Yoshihiro Furukawa, dell’Università di Tohoku.
La vita su Marte
Inoltre, l’ipotesi che in passato esistesse un enorme oceano sul Pianeta rosso suggerisce che l’anidride carbonica e l’azoto siano stati probabilmente i principali gas costituenti anche dell’atmosfera marziana, e in tali circostanze l’impatto degli asteroidi potrebbe aver favorito la comparsa di forme di vita marziane. “Ulteriori indagini riveleranno di più sul ruolo svolto dagli asteroidi nel portare biomolecole più complesse sulla Terra e su Marte”, conclude Furukawa.
Riferimenti: Scientific Reports
Credits immagine di copertina: Nasa/Don Davis
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