Dopo le Quadrantidi sta per arrivare un altro spettacolo nel cielo: la cometa Atlas C/2024 G3, che nella seconda settimana del 2025, esattamente il 13 gennaio prossimo, raggiungerà il perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole. Nello stesso giorno, la vedremo anche più vicina alla Terra, e potrebbe quindi diventare la cometa più luminosa di tutto il 2025, un anno in cui non si prevede che altre comete visibili a occhio nudo brilleranno nel nostro cielo. Sebbene osservarla dal nostro emisfero sarà estremamente complesso, ecco tutti i dettagli su Atlas C/2024 G3.
La cometa più luminosa
Scoperta il 5 aprile 2024 dal sistema di telescopi Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (Atlas) quando era di magnitudine 19 e a 4,4 unità astronomiche dalla Terra, C/2024 G3 proviene dalla Nube di Oort, una remota regione del Sistema solare esterno che contiene i resti della sua formazione. Sulla scia della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan–Atlas di ottobre scorso, la cometa C/2024 G3 dovrebbe raggiungere il perielio il 13 gennaio 2025. Quel giorno, questa visitatrice ghiacciata arriverà a soli 13,5 milioni di chilometri dalla nostra stella. Per renderci conto, Mercurio orbita attorno al Sole a una distanza di 47 milioni di chilometri. Secondo gli ultimi calcoli riportati da The Planetary Society, la cometa potrebbe raggiungere una luminosità di magnitudine -4,5, circa la stessa di Venere, diventando la più luminosa del 2025, ed è probabile che sarà visibile a occhio nudo, ma solo per i fortunati che si trovano nell’emisfero australe.
Un viaggio spericolato
Il viaggio insolitamente ravvicinato della cometa verso il Sole, tuttavia, fa discutere sul fatto che riesca a sopravvivere. Anche se il suo percorso orbitale suggerisce che si tratta di una cometa dinamicamente vecchia, cioè che questo non sia il suo primo viaggio attorno al Sole, ma che abbia visitato il sistema solare interno altre volte. Il suo ultimo avvicinamento, infatti, risalirebbe a circa 160 mila anni fa, e ciò significa che potrebbe essere già sopravvissuta a un passaggio ravvicinato. “Sarà fortemente riscaldata e potrebbe non sopravvivere”, ha affermato Nick James, direttore della sezione comete della British Astronomical Association. “Ma se lo facesse, potrebbe essere un oggetto impressionante nel cielo serale dall’emisfero australe dopo il perielio”.
Come osservare la cometa Atlas C/2024 G3
Se dovesse riuscire nell’impresa, e superare il suo perielio indenne, la cometa sarà probabilmente luminosa quanto Venere, e visibile dall’emisfero australe a ovest, subito dopo il tramonto del 13 gennaio. Tuttavia, come ha precisato l’esperto, la sua vicinanza al Sole significa che identificarla potrebbe essere pericoloso e che “dovrebbe essere osservata solo se si è osservatori esperti”, aggiunge James. Ci saranno, inoltre, anche delle interferenze dovute alla luce della Luna (che sarà nelle fasi calanti) e ciò potrebbe rendere le osservazioni un po’ più difficili. La configurazione orbitale della cometa, tuttavia, la rende difficilmente osservabile per chi si trova nell’altra metà della Terra, ossia nell’emisfero boreale. Si potrà comunque tentare l’osservazione nei primi giorni di gennaio poco prima dell’alba. Per chi non volesse perdersi lo spettacolo, potrà seguire la cometa nelle immagini del coronografo Lasco C3 del Solar and Heliospheric Observatory, oppure consultare l’IAU Minor Planet Center o il database Comet OBServation (COBS).
Via: Wired.it
Credits immagine: Rafael Garcin su Unsplash
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