Tra le conseguenze dei cambiamenti climatici potrebbe esserci una diminuzione del numero di banane prodotte sul nostro pianeta. A dimostrarlo è uno studio appena pubblicato su Nature Climate Change, nel quale i ricercatori della University of Exeter hanno cercato di capire l’impatto, sia presente che futuro, dei cambiamenti climatici sulle coltivazioni di banane nei 27 Paesi che rappresentano la quasi totalità della produzione mondiale di questo frutto.
Le coltivazioni di banane
Le banane sono uno dei prodotti alimentari più importanti al mondo e rappresentano uno dei cibi più consumati ed esportati da molti stati, la cui economia nazionale dipende da questo tipo di commercio. Prevedere in che modo queste coltivazioni saranno affette dai cambiamenti climatici tuttavia non è facile, a causa anche della mancanza di dati provenienti dai diversi territori.
Lo studio
I ricercatori, guidati da Daniel Bebber della University of Exeter, hanno raccolto i dati provenienti da 27 diverse nazioni, che da sole rappresentano l’86% della produzione mondiale di banane, e hanno calcolato la temperatura annuale e la quantità di precipitazioni ottimali per produrre il miglior raccolto di banane possibile in ciascun paese. In generale, in 21 degli stati studiati l’aumento delle temperature a partire dagli anni ’60 ha finora portato a un aumento della produzione di 1,37 tonnellate di banane per ettaro.
Gli effetti dei cambiamenti climatici
Tuttavia, se le temperature dovessero continuare ad aumentare come previsto, entro il 2050 questi andamenti positivi rallenteranno e, in alcuni casi, si invertiranno. Tra i 10 stati che potrebbero subire le maggiori perdite ci sono il Brasile, il quarto maggior produttore al mondo, la Colombia, l’India, il Guatemala e le Filippine. Solamente pochi paesi, come l’Ecuador e l’Honduras, potrebbero invece beneficiare dai futuri cambiamenti climatici.
“Ci preoccupiamo dell’impatto di malattie, come la fusariosi, sulle piantagioni di banane, ma l’impatto dei cambiamenti climatici è stato finora ignorato” ha commentato Bebber. “Ci saranno vincitori e perdenti, e la nostra ricerca potrebbe convincere i Paesi più a rischio a prepararsi, investendo ad esempio in tecnologie come l’irrigazione.”
Riferimenti:Nature Climate Change