Brevetti software, decisione rinviata

    Rimane com’è la legge europea sui brevetti per il software: quelli sui programmi per computer in quanto tali sono illegali, come recita l’articolo 52 della Convenzione di Monaco. Se qualcosa cambierà questo non potrà succedere prima del 15 dicembre, giorno in cui finirà la consultazione pubblica via Internet sul tema dei brevetti software voluta dalla Commissione Europea. Il rinvio è stato deciso dai diciannove stati membri dell’Organizzazione Europea dei Brevetti che si sono riuniti per discutere della nuova normativa che potrebbe avvicinare la legislazione europea a quella statunitense, la quale, di fatto, premia le grosse multinazionali a scapito delle piccole realtà informatiche. La decisione – presa durante la Conferenza Internazionale sui Brevetti, svoltasi qualche giorno fa a Monaco di Baviera – è stata determinata anche dal successo della petizione per il mantenimento della legge attuale, voluta e promossa dalla Eurolinux Alliance, che ha raccolto più di 70 mila adesioni. “L’assenza di una legislazione europea armonizzata”, recita il sito dedicato alla consultazione, “potrebbe rivelarsi un ostacolo alla crescita industriale, alla capacità competitiva e allo sviluppo di un mercato interno. Chiunque sia interessato è invitato a presentare la propria opinione entro il 15 dicembre 2000”. I risultati faranno parte della documentazione ufficiale di cui si terrà conto al momento di varare la nuova legge. La norma attuale stabilisce che i brevetti sui programmi per computer in quanto tali sono illegali. (g.s.)

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