Da decenni i paleoantropologi sostengono che il piede umano sia una leva rigida – se confrontato con quello più mobile e adatto ad arrampicarsi degli scimpanzé – che conferisce stabilità e rende la camminata in posizione eretta sulle lunghe distanze più facile ed efficiente. Oggi un gruppo di ricercatori del New York Institute of Technology College of Osteopathic Medicine mette in discussione alcune deduzioni sull’evoluzione del piede umano. Nello studio pubblicato sul Journal of Human Evolution Nathan Thompson e colleghi hanno catturato il movimento dei piedi nelle due specie per capire quali differenze ci fossero nelle varie fasi del cammino su due gambe.