Un altro nucleo dentro il nucleo della Terra. È quanto hanno scoperto due ricercatori dell’Università di Harvard, Adam Dziewonski e Miaki Ishii, dopo aver analizzato migliaia di onde sismiche che hanno attraversato il centro del pianeta negli ultimi trent’anni. I dati esaminati hanno permesso di evidenziare all’interno del nucleo terrestre un corpo distinto finora sconosciuto, che si estende per un raggio di circa 600 Km. “Potrebbe essere il più antico fossile rimasto dalla formazione della Terra”, ha commentato Dziewonski, secondo cui i nuovi risultati, pubblicati nei Proceedings of the National Academy of Sciences, indicherebbero che vi siano stati due momenti separati nella nascita del nostro pianeta. Lo studio è stato basato sul fatto che, in generale, le onde prodotte dai terremoti si propagano molto rapidamente quando attraversano il nucleo terrestre in direzione nord-sud, parallelamente all’asse di rotazione della Terra, mentre hanno la minore velocità in direzione est-ovest, ossia lungo il piano equatoriale. Questa discrepanza è legata a un fenomeno noto come anisotropia, proprietà dei cristalli del nucleo terrestre (dovuta alla particolare collocazione spaziale delle loro molecole) di presentare caratteristiche diverse nelle diverse direzioni. Studiando i dati di circa 300.000 eventi sismici, Dziewonski e Ishii hanno però notato che le onde che passano più vicine al centro della Terra viaggiano più lente a 45 gradi di inclinazione dall’asse terrestre che non nella direzione est-ovest: è stata proprio questa circostanza a suggerire l’esistenza di una zona più interna della Terra strutturalmente diversa dal resto del nucleo. (f.t.)