Correggere il codice

Larry Thompson  
Correggere il codice
Garzanti pp.440 lire 45 mila

Non è facile concentrare in un libro gli avvenimenti sconvolgenti che hanno interessato negli ultimi 15 anni uno deisettori più avveniristici della medicina e i suoi innumerevoli protagonisti. Larry Thompson, in Correggere il codice, ci èriuscito perfettamente, con la bella ricostruzione delle vicende scientifiche e umane che portarono al primoesperimento di terapia genica nella storia della medicina, avvenuto su una bambina affetta SCID (Severe CombinedImmune Deficiency), una grave e rara malattia causata da un gene difettoso sul cromosoma X. La comprensione dei meccanismi del Dna e dei geni aveva già rivoluzionato la biologia. Ora sta rivoluzionando lamedicina. La terapia genica infatti, è in procinto di invadere sempre di più la medicina classica. Invece di assumerein continuazione farmaci per curare le malattie croniche, i pazienti d’ora in poi potrebbero essere curati dall’interno delloro organismo modificando i geni all’interno delle cellule.Di fatto, però, l’ingegneria genetica sull’uomo non fa ancora parte della pratica clinica clinica, essendo ancora in fasesperimentale. Ma i suoi orizzonti si stanno allargando: le applicazioni non sono più limitate alle malattie ereditarie rare,ma abbracciano patologie più comuni come il cancro, le malattie cardiovascolari e l’Aids.Da una parte il clonaggio dei geni, il DNA ricombinante, gli enzimi di restrizione, il topo transgenico, le transfezioni el’utilizzo dei virus come vettori; dall’altra il grande sforzo degli organi scientifici più prestigiosi degli Stati Uniti, ledifficoltà politiche, le scelte etiche e diplomatiche, le inevitabili invidie endemiche e il crescente interesse dei massmedia e del pubblico in generale. Sono queste le tappe della storia raccontata da Thompson.La sfida è ora quella di ottenere metodi migliori per il trasporto di geni la messa a punto di modelli animali cheriproducano le malattie umane e la stesura di trial clinici per garantire la sicurezza e l’attività biologica di questi prodottinei pazienti.

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