Con 14 minuti di ritardo, è partito alle 4,35 italiane di questa notte dalla base californiana di Vandemberg il satellite italiano Cosmo-Skymed, e ha preso il via così il primo programma spaziale duale, di utilizzo civile e a scopi di difesa. Dallo spazio, il radar ad apertura sintetica riuscirà a tenere sotto controllo frane, alluvioni, terremoti, inquinamento atmosferico ma anche i movimenti delle truppe militari impegnate nelle missioni all’estero.
Il satellite è stato finanziato dai ministeri della Ricerca, da quello della Difesa e da quello dello Sviluppo economico con la partecipazione di Thales Alenia Space Italia e Telespazio. Cosmo-SkyMed, di completa concezione e realizzazione italiana e che volerà nello spazio con un vettore Delta della Boeing, non è che il primo di una costellazione di quattro satelliti radar per l’osservazione della Terra che verrà completata, lancio dopo lancio, entro il 2009.
L’investimento per la realizzazione dell’intera “flotta” è di mille milioni di euro ma il risultato, all’avanguardia nel mondo, sarà un patrimonio di 1800 immagini ad altissima risoluzione che ogni giorno arriveranno dallo spazio nei laboratori di Telespazio. (l.g.)